Il Governatore Caldoro interpellato sulla possibilità di una sua ricandidatura alle prossime elezioni regionali, a margine dell’incontro “Il filo rosso del pomodoro” ha così risposto: “Ho posto solo due grandi questioni che riconfermo, che non sono personali. Mi rivolgo ai cittadini che auspicano un cambiamento, che non si accontentano più di enti senza futuro e che spesso vengono visti come un ostacolo. Chi come me lavora nelle Regioni sa che non si può andare avanti in questo modo perché il sistema deve cambiare”. “La prima – dice Caldoro – è un clima politico di coesione e non di liti, perché i cittadini sono stanchi. La seconda è che la mia coalizione condivida il progetto di sciogliere le attuali regioni e avviare un processo costituente per costruire macroregioni, questo è un grande obiettivo di partecipazione e trasformazione, un messaggio di presenza che le cose possono cambiare. Se uno è impegnato a lavorare con questa missione, allora val la pena lottare per la Politica con P maiuscola. L’alternativa sarebbe gestione, potere e su queste cose non sono interessato e non lo condivido. Non lo capirei prima io, come potrei convincere i cittadini della serietà di un programma politico”.
Fonte ANSA
Sono d’accordo. Le attuali regioni non hanno senso. Occorre aggregare delle macroaree che per cultura e interessi economici siano più ampie delle attuali estensioni regionali. Che senso ha avere regioni come l’Abruzzo, il Molise, la Lucania. Averle è solo un modo per moltiplicare le competenze e sprecare risorse.
Sarebbe sufficiente avere un Nord-est, un Nord-ovest, un Centro, un Sud e le due isole. Così come anche sarebbe giusto ridurre il numero dei comuni dagli attuali ottomila e passa a cinquemila.
Non ho mai condiviso nulla di Caldoro e , soprattutto, della sua politica di dx, per non parlare della sua forte vicinanza alla destra più nera, ovvero ex missini, però devo dare atto che è stato uno dei primi a parlare di scioglimento della Regioni. Le Regioni sono ancora più dannose delle Province, quindi dovendo già modificare la Costituzione, tanto vale abolire Province, Regioni e Comunita Montane, per sempre. Trasferire tutte le competenze ai Comuni e quelle più ampie e indivisibili ad un organismo di area vasta SENZA, però, IL CONTRO DELLE POLITICA, e dei politicanti affaristi.
Bravo Caldoro, anche se penso che la sua si solo una provocazione strumentale. Peccato. Tutti a LAVORARE, finalmente, compresi i redattori.