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Maikol Negro vuole ritrovare la via del gol perduto

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Dov’è finito il Maikol Negro che nelle sue prime apparizioni in maglia granata era stato in grado di spaccare letteralmente le partite? Subentrando a gara in corso, in quanto ancora a corto di condizione, uno degli ultimi arrivati alla corte di Menichini, era riuscito ad imprimere alla squadra il cambio di passo, quell’imprevedibilità di cui necessitava. E anche i gol. 3 fino a metà ottobre (doppietta contro l’Aversa Normanna alla terza giornata, a bersaglio nel 2-0 al Savoia all’ottava). Poi più nulla. Eppure Negro è uno dei calciatori maggiormente utilizzati dal tecnico di Ponsacco. A parte la sfida inaugurale col Cosenza, l’ex punta del Latina è sempre stato chiamato in causa nelle altre 13 partite, in cui in ben 9 circostanze è stato utilizzato nell’undici titolare.

D’altronde, pure per le sue caratteristiche fisiche e tecniche, il salentino può interpretare bene i dettami del tecnico sia da esterno in un tridente, sia da seconda punta, finanche da centravanti in alcune fasi del match, aprendo varchi che poi Calil può sfruttare coi suoi inserimenti. Negro svolge un lavoro oscuro preziosissimo per la Salernitana, in quanto rientra costantemente fin nella propria metà campo e poi va in pressing sui portatori di palla avversari. Questa operosa attività, però, comporta un notevole dispendio di energie e anche la perdita di lucidità sotto porta. Il bomber pugliese contro la Paganese, ad esempio, in un paio di circostanze è finito banalmente in fuorigioco, in situazioni che andavano interpretate meglio e che, proprio per mancanza di lucidità, Negro non ha sfruttato a dovere. Titolare o no, domani in ogni caso per lui ci sarà spazio, dall’inizio o a gara in corso non conta, e di certo l’ex della Nocerina proverà a timbrare il cartellino, operazione che negli ultimi tempi è stata demandata quasi del tutto a Calil.

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