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Sindaco di Pagani scrive al Prefetto dopo ultimi episodi di criminalità: “Ci aiuti a rendere sicure le nostre terre”

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Il Sindaco di Pagani Salvatore Bottone ha inviato a Sua Eccellenza il Prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone una letteradopo i drammatici episodi di violenza accaduti in città quando in un conflitto a fuoco in pieno centro alcuni banditi hannotentato di rapinare il denaro custodito in un furgone portavalori e durante il quale 3 persone sono rimaste ferite. La missiva è stata sottoscritta da tutti i sindaci dell’Agro Nocerino insieme dal Presidente della Provincia di Salerno Giuseppe Canfora. “Non perdiamo la speranza”.È con le parole di Sua Ecc. il Vescovo della Diocesi Ncera-Sarno, Monsignor Giuseppe Giudice, che intendiamo aprire questa accorata lettera – srive Bottone -. Una lettera che deve rappresentare il punto di partenza per riconsegnare alle nostre collettività la libertà di vivere senza paura, la libertà di passeggiare sentendosi sicuri nella propria terra. Una terra che troppo spesso si bagna di sangue e che oggi, dopo l’ennesima efferata azione delinquenziale, non china la testa. Ciò che si è consumato a Pagani venerdì 28 novembre non riguarda solo questa città, non è il problema di una sola città. È, purtroppo, la sempre più frequente quotidianità di un intero territorio, quello del’Agro-Sarnese-Nocerino”.

“Noi Sindaci – scrive il Sindaco –  rappresentiamo per i cittadini il punto di riferimento, la guida verso una società che deve crescere in una nuova coscienzacivile perchéabbiamo il dovere di impenare tutte le nostre forze per il territorio prestando ad esso la massima attenzione. Mai più serrande abbassate per paura dei colpi, mai più volti mesti epersone ferite, mai più il terrore di vivere la propria città. L’Agro deve ritornare alla normalità perché questa splendida terra, fatta di ricchezze storiche, archeologiche e di millenarie tradizioni, dve splendere di libertà, di onestà. A Lei, Eccellenza – conclude Bottone – chiediamo di aiutarci a rendere sicure le nostre città. Non città militarizzate, non città sotto assedio, ma città sicure e vigilate. Città normali perché unendo le forze saremo in grado di ricostruire il tessutosfilacciato delle città dell’Agro-Sarnese-Nocerino”.

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