Finora del vero Gabionetta, quello al quale abbiamo visto fare sfracelli con le maglie di Albinoleffe, Crotone e Torino, in granata quasi non c’è stata traccia. In gol alla prima di campionato contro il Cosenza, il talentuoso esterno d’attacco di proprietà del Parma, il colpo del mercato estivo di Fabiani, è stato fin qui frenato da infortuni e ricadute, da recuperi affrettati e dalla perdita del nonno (una figura molto importante nella sua vita). In questo primo scorcio della sua nuova avventura professionale, Gabionetta ha lasciato intravedere numeri di categoria superiore, come quando ha conquistato (e poi fallito il penalty contro l’Aversa Normanna) praticamente su una gamba sola, ma ha messo in mostra anche qualche limite (troppo innamorato del pallone, difficile da inquadrare tatticamente, non particolarmente incisivo quando chiamato in causa a gara in corso). All’attivo Gabionetta ha due gol e un assist (quello decisivo per il 2-1 di Calil in rimonta contro il Catanzaro), troppo poco e anche lui lo sa. Il brasiliano, che forse ha avvertito anche il peso della responsabilità di colui il quale dovrebbe rappresentare un valore aggiunto in questa categoria e che forse non era più neanche abituato ai maltrattamenti dei difensori della terza serie, ad Aprilia s’è sbloccato ma ora vuole diventare effettivamente decisivo. Magari già nello scontro diretto con la Juve Stabia.