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Vibonati: si poteva salvare la donna accoltellata dal marito se fosse stata soccorsa

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Pierangela Gareffa è morta dissanguata ma la donna poteva salvarsi se fosse stata soccorsa in modo tempestivo. E’quanto emerge dall’autopsia sul corpo della donna uccisa dal marito Efisio Sandro Pili nella loro casa di Vibonati tre giorni fa. La donna originaria del Venezuela è stata uccisa da un coltello con una lama di trenta centimetri sotto il costato sul lato destro del corpo. L’omicida aveva detto che la moglie si era ferita su una ringhiera mentre stava effettuando lavori di giardinaggio. L’uomo, invece, secondo la ricostruzione degli investigatori, al termine di una violenta lite nel pomeriggio di domenica le ha sferrato un colpo senza però chiamare i soccorsi. Resosi forse conto del gesto, ha anche cercato di medicarla ma dalle ore 16 quando è avvenuta la tragedia, fino a tarda sera, non ha fatto nulla. Verso mezzanotte, quando le condizioni della donna sono peggiorate, ha bussato ad un vicino chiedendogli di allertare il 118 perché la moglie si era ferita nel pomeriggio. L’uomo è rinchiuso nel carcere di Sala Consilina mentre il figlio dodicenne della coppia che era in casa al momento del delitto, è insieme ai nonni paterni ai quali è molto legato.
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