Nella relazione allegata si legge che: “tale passivo è il risvolto economico della volontà di perseguire la promozione in Serie B. Il tentativo di raggiungere tali obiettivi, fermatosi ai play off (ma in parte compensato dalla vittoria della Coppa Italia di categoria) ha reso necessario l’ingaggio di giocatori di spessore, il cambio di due staff tecnici e il rafforzamento della dirigenza, con evidenti riflessi in termini di incremento di costi in un torneo che non permette una sana gestione economica patrimoniale che possa prescindere da interventi finanziari della proprietà”. In pratica, di guadagni al momento non c’è neanche l’ombra per la società, ma le risorse vengono assicurate dai soci (la Morgenstern ha effettuato versamenti il 2 luglio ed il 24 settembre per complessivi 420 mila euro ed ha rinunciato a crediti vantati per coprire il debito d’esercizio) che garantiscono la continuità aziendale e per questo il parere espresso dal Collegio dei sindaci è comunque positivo.
In soldoni, nell’ultima stagione la Salernitana ha speso 2.881.329 euro di salari e stipendi per i suoi tesserati (oltre 400mila euro in più del campionato precedente). E nel prossimo bilancio ci sarà anche la voce relativa al rifacimento del manto erboso dell’Arechi e quella per l’acquisto a titolo definitivo dello storico marchio dalla Energy Power. Alla voce “rapporti con parti correlate”, come sempre da tre anni a questa parte, figurano i ricavi «per l’utilizzo di diritti commerciali, pubblicitari e di sponsorizzazione» con la Ss Lazio Marketing e Communication Spa. Diminuita, invece, l’entrata degli sponsor: solo 320mila euro al 30 giugno 2014, a fronte dei 340mila dell’anno prima. A dar respiro alla società granata ci pensano i tifosi: l’introito complessivo delle presenze allo stadio è di quasi 1,2 milioni di euro, circa 300mila euro in più della stagione precedente.
E’ chiaro che la partecipazione ad un campionato di categoria superiore (con tutto ciò che ne consegue in termini di ricavi dai diritti tv, aumento delle entrate tramite sponsor nazionali e incassi al botteghini maggiori) rappresenta l’obiettivo a cui tendere per regalare alla Salernitana entrate in grado quantomeno di pareggiare i costi.