L’udienza di oggi – ha detto il legale di mons. Scarano, Silverio Sica all’ANSA – era dedicata soprattutto a questioni preliminari. Quasi nessuno degli altri imputati era presente in aula.
Le difese hanno sollevato una serie di eccezioni, le più importanti riguardano la questione della competenza che – aggiunge l’avvocato Sica – non è del Tribunale di Salerno bensì di quello di Roma”. Assieme a Mons. Scarano sono imputate altre 49 persone che avrebbero, in concorso, favorito l’attività illecita del prelato salernitano.
Il Tribunale si è riservato di decidere sulla questione della competenza ed ha rinviato al 22 dicembre.