2003 ed è composta da 12 persone, per lo più magistrati napoletani che lavorano a Milano ed altri professionisti (si va dal giornalista al gioielliere).
L’iniziativa, rivolta ai detenuti – spiega Stefano Martone, direttore del Penitenziario di Fuorni – è interessante non solo per il suo aspetto ludico, quanto perché la compagnia è composta per la maggior parte da magistrati, soggetti che solitamente giudicano i detenuti stessi. Poniamo dunque risalto all’aspetto umano che ci è in ognuno di noi. E’ un po’ il messaggio insito nel Natale stesso. Il sentirsi tutti fratelli, indipendentemente dalle diversità. La Compagnia teatrale, che opera soprattutto nel milanese, ha avuto la sensibilità di offrire ai nostri detenuti salernitani un momento di svago e di riflessione, peraltro gratuitamente. Lo scopo – rimarca il direttore – è quello di testimoniare una vicinanza concreta e sentita alle persone recluse”.
(ANSA).