E’ il quadro che emerge dai dati elaborati dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isac-Cnr) a chiusura dell’anno meteorologico 2014 (dicembre 2013 – novembre 2014).
”Il 2014 si colloca fra i dieci anni più caldi successivi al 1800 e il fatto che, di questi, 9 su 10 siano successivi al 2000
è indicativo di un cambiamento climatico”, osserva uno degli autori della ricerca, Michele Brunetti, responsabile del Gruppi
di Climatologia Storica dell’Isac-Cnr. A spingere il 2014 al primo posto della classifica degli anni più caldi non è stata però l’estate, piuttosto fresca, ma sono stati l’inverno (con quasi due gradi sopra la media, secondo solo all’inverno 2006-2007) e l’autunno (il più caldo di sempre con +2,1 sopra la media). ”L’inverno 2014 è stato il più caldo e piovoso, soprattutto nel Nord, seguito da un’estate fresca e
piovosa”, rileva l’esperto. ”Non ci sono infatti state irruzioni di aria calda dal Nord Africa, soprattutto in luglio”. L’autunno, poi, è stato ”estremamente piovoso soprattutto nel Nord Italia, dove in alcune zone soltanto in novembre sono caduti fino a 1.000 millimetri di pioggia”. I dati indicano infatti che il novembre 2014 si afferma come il quarto mese di novembre più piovoso dal 1926, con piogge del
74% più abbondanti rispetto alla media. Nel Nord è piovuto il triplo del normale, con picchi di oltre 5 volte la media in alcune zone del Nord-Ovest. In generale l’intero anno è stato particolarmente piovoso per l’Italia settentrionale: con il 34% di precipitazioni in più rispetto alla media, è stato l’anno più piovoso dal 1960. L’inverno, in particolare, ha fatto registrare oltre il doppio delle precipitazioni tipiche della stagione (2,3 volte superiori alla media), seguito da autunno (+30%) ed estate (+30%).
”Non ci sono dati, ma è probabile che il 2014 sia stato anche particolarmente nuvoloso”, aggiunge infine Brunetti. ”Le
giornate serene sono state poche e le nuvole hanno fatto riscontrare le anomalie maggiori nelle minime registrate nella
notte”.
(ANSA).