Anche la location ha “sapore” italiano: “Don Alfonso Restaurant”, presso lo “Shangri – La Hotel”, sede di Dubai del famoso e esclusivo ristorante “Don Alfonso” di Sant’Agata Sui Due Golfi, dello chef stellato Don Alfonso Iaccarino. La mostra, in esposizione dal 12 al 26 dicembre 2014, è patrocinata e supportata dal Consolato Generale d’Italia a Dubai, dalla Camera di Commercio Italiana in UAE, dall’Unesco, dal centro Culturale Arianna e dal ristorante Don Alfonso in Dubai. Partner della Rassegna DubaiBlog, Art Curator Gina Affinito, Critico Rosaria Pannico. Il tema della mostra è libero ma le opere rispecchiano quello che è l’Italian Soul, cioè l’animo italiano in tutte le sue espressioni. Ad ogni opera presentata in rassegna sarà affiancato, oltre alla sinossi, un estratto di un passo o di una poesia in lingua italiana ed lingua inglese; la manifestazione rientrerà nel programma dell’ “ITALIAN FESTIVAL WEEKS”, calendario di spettacoli curati dalla Camera di Commercio Italiana. Al vernissage saranno presenti le maggiori figure Istituzionali Arabe e rappresentanti della Comunità Italiana, tra cui il Console Italiano Giovanni Favilli e Mauro Marzocchi, Segretario Generale della Camera di Commercio in Dubai.
Il pittore Rudy Zoppi, con all’attivo numerose personali e collettive in Italia e all’Estero, è un artista originale e creativo, capace di rappresentare la realtà del proprio tempo senza schemi precostituiti. Dalla matrice figurativa approda allo studio della scomposizione del colore e del disegno, con un gusto per il materico attraverso l’utilizzo di supporti e materiali particolari, come la colla e il silicone. L’opera “The last and the first look” realizzata da Zoppi per la mostra a Dubai, nasce dalla collaborazione con il fotografo cilentano Pasquale Brancato: sua, infatti, la foto ispiratrice del quadro. Nella trasposizione pittorica di Zoppi viene accentuata la visione tridimensionale, attraverso una scomposizione dell’immagine su tre livelli pittorici sovrapposti, grazie all’uso di materiali come il pvc. Ne scaturisce una nuova visione artistica, dove lo spazio vuoto viene invaso da un altro spazio vuoto, senza che essi entrino mai in contatto.