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Caos Luci d’Artista: l’arrivo dei “mille” a Salerno ma c’è da rivedere qualcosa

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La parola d’ordine dell’ultimo fine settimana è “caos”. Alla fine anche il sistema integrato di mobilità pensato dal Comune di Salerno deve arrendersi di fronte al successo delle Lucid’Artista. Perché di questo si tratta, è meglio non dimenticarlo: di un successo. Certo disagi ce ne sono e forse non sono terminati neanche con l’ultimo weekend. Ma tutto questo non sarebbe accaduto se Salerno, nel periodo natalizio, non fosse stata così attraente come meta di un turismo stabile o mordi e fuggi che sia. Però, a conti fatti, è innegabile l’ingorgo di visitatori che ha determinato non pochi problemi nella parte centrale della città. Nella zona orientale, infatti, a far da contraltare al caos del centro c’erano strade percorribili, negozi ed attività fruibili, ma soprattutto una passeggiata possibile.

La task force continua a dare i suoi frutti positivi anche agli ingressi, con il filtraggio residenti-non residenti fatto dalle forze dell’ordine. Ciò che va rivisto, a quanto pare, è invece il sistema integrato metropolitana-navette, in coincidenza con l’arrivo in massa di centinaia di pullman granturismo: secondo le stime fatte per lo scorso fine settimana, si supera addirittura il migliaio. Con queste cifre non basta la buona volontà, non bastano le decine di persone impegnate sul campo, perché il problema è la sostenibilità dei numeri in rapporto all’effettiva possibilità di gestirli con una metropolitana che fa corse ogni mezz’ora con attese dilatate fino a 50 minuti ed una trentina di navette del Cstp che fanno la spola tra i parcheggi di interscambio ed il centro, insufficienti nonostante le corsie preferenziali e gli sforzi fatti finora. Se davvero si vuole che la gente non solo arrivi in massa, ma resti pure a Salerno e soprattutto ci ritorni in virtù di un ricordo piacevole, bisogna pur rivedere qualcosa ed evitare che faccia scazzottate per salire sui mezzi e che vaghi alla ricerca di accoglienza. Fonte LITARV

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