L’incontro arriva un mese dopo la nomina di presidente. Tra gli argomenti sul tavolo della discussione quello della ristrutturazione aziendale ed il probabile ricorso a contratti di solidarietà per salvare gli attuali posti di lavoro. Lo scalo costa 200 mila euro al mese.
A scriverlo il Corrieredelmezzogiorno.it. Sempre il Corriere rende noto che la Gesac Spa, la società che gestisce l’aeroporto di Capodichino avrebbe fatto richiesta di accesso agli atti per verificare le carte relative al finanziamento di 40 milioni di euro previsto dal decreto Sblocca Italia per la dotazione infrastrutturale dell’aeroporto salernitano.
La banda dei vichinghi del NORD a capo di questo cosiddetto stato unitario GIAMMAI metterà un soldo per un’infrastruttura funzionante al SUD, anzi con la scusa dello sperpero e dell’incapacità della classe dirigente meridionale ne giustificherà la chiusura.
In padania 10 aeroporti a distanza di 50Km l’uno dall’altro ecco dove finiscono i soldi dei contribuenti anche meridionali.
E rompono gli zebedei al Comune per la spesa delle Luci d’Artista. Dove sta Cammarota e dove sono i 15 chiancarielli che hanno scritto al prefetto? Non avete nulla da denunciare a riguardo? Il vostro sdegno finisce dove iniziano le magagne dei vostri amici politici?
200 mila euro al mese sono la bellezza di 100 (CENTO) stipendi a 2’000 euro. AL MESE. E’ UNA VERGOGNA PER CHI PERMETTE UNO STATO DI COSE DEL GENERE.
100 posti da 2.000 euro al mese o 27 stipendi da 1.200 euro al mese e tanti sprechi in dirigenti e consulenze esterne? Meditate gente, meditate