Parteciperanno inoltre i ragazzi del Liceo Classico Scientifico ‘Don Carlo La Mura’, dell’ITC ‘G. Fortunato’, dell’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura, delle scuole secondarie di primo grado, i bambini delle primarie e altre associazioni sportive presenti sul territorio. “Questo convegno è un’iniziativa di estrema importanza – ha dichiarato il Sindaco Mauri – che abbiamo deciso di promuovere soprattutto tra i giovani. Vogliamo diffondere il messaggio che lo sport, al di là delle tipologie, delle squadre, delle tifoserie, dei colori di appartenenza, è vita. Dallo sport nascono il gioco, l’estro, la sana competizione, i gemellaggi e non è possibile che al giorno d’oggi si possa morire per una partita di calcio, come è accaduto al giovane Ciro Esposito. Nell’esprimere la nostra solidarietà alla famiglia di questo tifoso napoletano vogliamo condannare qualsiasi forma di violenza, ferocia, rabbia e brutalità commessi in nome dello sport. Lo sport non è orrore, nè terrore. E’ legalità, lealtà e correttezza. Il vero sportivo è sanguigno e passionale, non disumano e spietato”.
“Con questo incontro vogliamo sensibilizzare i bambini e i ragazzi a vivere lo sport come strumento di benessere, socialità e legalità – ha dichiarato l’Assessore Russo – Perché non accadano mai più episodi come quello di Ciro Esposito. In qualità di Amministratori ci sta a cuore scuotere le coscienze dei nostri giovani affinché capiscano l’assurdità della morte di questo loro coetaneo. Ciro ha perso la vita per sostenere la propria squadra. La morte di un giovane non è facile mai da accettare, ma in casi come questi diventa impossibile qualsiasi forma di comprensione e spiegazione. Siamo vicini alla mamma e a tutta la sua famiglia”. ha dichiarato l’Assessore Sorrentino – In quanto insegna a rispettare le regole verso gli altri, ma soprattutto verso se stessi. E’ compito delle Istituzioni tutte (Forze dell’ordine, Scuola e Politica) prevenire e arginare situazioni di devianza che altrimenti sfocerebbero in disagio sociale, follia, intollerenza, o addirittura violenza”.
“Lo sport è uno strumento fondamentale nell’educazione alla legalità – ha dichiarato l’Assessore Sorrentino – In quanto insegna a rispettare le regole verso gli altri, ma soprattutto verso se stessi. E’ compito delle Istituzioni tutte (Forze dell’ordine, Scuola e Politica) prevenire e arginare situazioni di devianza che altrimenti sfocerebbero in disagio sociale, follia, intollerenza, o addirittura violenza”.
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