Il titolo dell’evento “Antonio Onorato, la mia vita per la musica” è decisamente evocativo e rende giustizia ad un artista che ha fondato l’intera esistenza sull’arte dei suoni. Insieme ad Angelo Farias al basso e Mario De Paola alla batteria, Onorato condurrà il pubblico lungo le tappe di un viaggio con cui ripercorrerà un po’ il suo percorso musicale. Appassionato di etnomusicologia, Onorato ha fondato il proprio stile inoltre sulla contaminazione con la cultura africana, brasiliana, medio-orientale. Il suo linguaggio, fortemente ancorato al mediterraneo, nasce dall’incontro con culture diverse in particolare con quelle dei Nativi d’America, cui sono dedicati diversi album tra cui l’ultimo “Rainbow Warriors 2014” in cui ripercorre sempre con brani inediti i suoi 25 anni di carriera artistica. Partendo dalle sue origini, quelle aquilonesi, zona tra Alta Irpinia e Lucania, ci regala alcuni brani sinfonici, fondendo la melodia mediterranea, alla classicità. Nel disco, oltre ai brani suonati con la breath guitar, la chitarra acustica e di nylon, certamente più evocativi e romantici, non mancano quelli suonati con la sua Gibson e con la chitarra elettrica, con cui riesce ad esprimersi al meglio nel “suo jazz-rock napoletano”.
“Rainbow Warriors” è il titolo dato al progetto ma anche il nome dei Guerrieri dell’Arcobaleno, che secondo una profezia dei Nativi Americani, sono coloro che dopo aver subito nei secoli violenze dall’uomo, si reincarneranno negli uomini di tutte le razze per portare di nuovo sul nostro pianeta un’era di pace, la luce della conoscenza, attraverso gli spirito degli antenati. “Sono molto legato a Salerno – ha dichiarato Onorato – una città che ho visto migliorare negli ultimi dieci anni, che vanta una scuola jazz importante. Sono felice di festeggiare i miei 25 anni carriera in una città che rappresenta molto per me”. “Siamo davvero onorati di ospitare nella nostra città un grande artista come Antonio Onorato – ha dichiarato il Sindaco De Luca – e di poter godere della sua arte. Sono convinto che sarà un evento splendido, che sarà uno dei momenti di crescita culturale della nostra città. Mi piace sottolineare il legame con la grande cultura napoletana, è bello proseguire con questo scambio con questa cultura napoletana e sottolinea il carattere di vivacità della città di Salerno. Un po’ di sana musica è quel che ci vuole in questo momento: la musica ci salverà”