La Salernitana si appresta a chiudere l’anno con due partite insidiose ma non impossibili. Va tutto bene anche perché la la vetta è granata e comincia a piacere – e non poco – anche ai più scettici, quelli che anche domenica scorsa dopo il primo tempo avevano qualcosa da dire salvo poi essere smentiti da Calil e soci nella ripresa. Tutto va bene, anche se questo non riesce a far impazzire il tuo tecnico, quel menichini che cerca il pelo nell’uovo come un chirurgo pignolo. La capolista eccola qua, ma non è ancora tempo di cantare il pezzo che si spera possa balzare al primo posto dell’hit parade, proprio come son balzati al comando Calil e compagni. Tutto va bene, anche se alla fine c’è sempre qualcuno che riesce a sminuire le imprese della Salernitana.
Si parla, si straparla, eppure – oltre ai granata – non c’è nessuno in grado di collezionare sei vittorie di fila e rimontre il risultato in almeno 4 occasioni. Qualcosa pur vorrà dire. Così come vorrà dir qualcosa vedere Calil in vetta alla classifica marcatori e poi Colombo sfornare assist e cross in quantità industriale ed apprezzare anche Gabionetta che coglie l’attimo e partecipa all’abbuffata, insomma vedere una squadra che sembra una valanga, pur essendo alle prese anche con assenze pesanti vedi Trevisan e Negro ed ora anche Nalini ed ancor prima Mendicino e via di questo passo. E’ una Salernitana da corsa, che pensa mentre galoppa. E’ una Salernitana che corre anche in classifica e da domenica, chi insegue, dovrà provare a correre più forte. Mica facile?
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