Il quadro delle azioni e degli interventi, nello specifico, prevede l’attivazione di nuovi posti nei nidi, con l’erogazione di voucher finalizzati al pagamento di rette per la frequenza degli stessi (60%) e servizi sperimentali da utilizzare presso strutture pubbliche o private accreditate, sostegno dei costi di gestione degli stessi nidi e scuole dell’infanzia, aumento dell’orario del servizio, apertura in periodi festivi ed estivi, servizi di trasporto e di mensa per una quota del fondo Famiglia di poco meno di dieci milioni di euro.
Per il secondo intervento previsto, quello di sostegno a persone non autosufficienti, è previsto un assegno di cura non autosufficienza finalizzato al sostengo economico di nuclei familiari con in carico persone non autosufficienti (care giver); erogazione di un contributo economico mensile a integrazione delle pensioni sociali e sociosanitarie domiciliari e semiresidenziali erogate dall’Ambito territoriale per la persona non autosufficiente e per il suo nucleo familiare.
Il contributo è di settecento euro mensili, per un massimo di ottomila 400 euro annui per nucleo familiare e per persona non autosufficiente, a integrazione del reddito dello stesso nucleo familiare per sostenere le spese sanitarie e quelle per prestazioni domiciliari tutelari e assistenziali, ad integrazione delle pensioni domiciliari erogate da Comuni e ASL, per quanto di competenza. Il contributo è erogato al soggetto beneficiari in quanto persona non autosufficiente ed è cumulabile con l’eventuale indennità di accompagnamento.
L’erogazione degli assegni dovrà avvenire sulla base dei criteri fissati dall’Intesa e in base al grado di gravità delle condizioni di non autosufficienza. Le graduatorie saranno stilate dando priorità alle dipendenze più gravi (severa, moderata, lieve, minima). Le reali condizioni di non autosufficienza, il livello di gravità e appropriatezza delle prese in carico domiciliare saranno oggetto della valutazione professionale della Unità di Valutazione Multidimensionale. Sono sei i milioni di euro destinati a tali interventi.
Per quanto riguarda il supporto ai servizi domiciliari sono previsti un sostegno al terzo settore mutuo-aiuto, il contrasto all’isolamento e alla solitudine, specie in occasione di eventi critici e fasi problematiche della vita familiare, tutoring domiciliare e counseling.
La Regione Campania comparteciperà agli interventi previsti dall’Intesa 2014, nella misura del 20% delle risorse nazionali trasferite, computando come quota di cofinanziamento i costi della valorizzazione delle risorse interne, umane e strumentali, destinate a supporto delle azioni previste; di rimandare ogni ulteriore adempimento amministrativo per l’attuazione del presente atto alla U. OD. 02 “Welfare dei servizi e pari opportunità”, ivi inclusa l’adozione delle convenzioni attuative con il Dipartimento per le politiche della famiglia.
Dott. Giovanni Baldi
Consigliere regionale