“La nostra iniziativa – ha dichiarato Palumbo – è un modo concreto per testimoniare il profilo e la valenza sociale dell’impegno imprenditoriale nella quotidianità delle nostre comunità”. “Abbiamo scelto di collaborare con l’Azienda Ospedaliera S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona rendendoci partecipi di un processo di ulteriore qualificazione e sviluppo della dotazione degli strumenti operativi proprio perché – ha continuato Palumbo – è necessario, dal nostro punto di vista, contribuire con interventi mirati ed effettivamente utili alla rete sanitaria locale in un momento nel quale il taglio delle risorse alle Regioni comporta indubbie difficoltà gestionali”.
“Il nostro intento – ha evidenziato Palumbo – è quello di continuare ad essere soggetti attivi e propositivi, pienamente integrati nella realtà che ci circonda”. Palumbo ha, poi, fatto riferimento al consenso che l’iniziativa ha riscosso tra gli attori del territorio, ringraziando in particolare la condotta Slow Food di Salerno, l’Enoteca provinciale e le aziende associate “che – ha sottolineato – hanno saputo cogliere questa importate occasione per fare rete tra di loro proponendo gratuitamente i loro prodotti e contribuendo in questo modo ad allestire, in una circostanza con una forte connotazione sociale, una vetrina di grande qualità delle migliori produzioni del nostro territorio”. “Un altro segnale – ha concluso Palumbo – della convinta partecipazione ad una delle principali sollecitazioni strategiche di Confindustria Salerno: la promozione, cioè, di percorsi aggregativi in grado di valorizzare al meglio le potenzialità dei nostri marchi”.
“Questo progetto – ha affermato Viggiani – testimonia la spinta solidale che attraversa il territorio salernitano. La donazione dei giovani imprenditori per l’acquisto di uno strumento così importante per il Reparto di Ematologia è un esempio concreto di come nella nostra provincia si possa dare vita ad una rete di solidarietà. Certamente – ha proseguito Viggiani – i grandi investimenti tesi a migliorare l’offerta sanitaria sono prerogativa specifica degli Enti e delle Istituzioni pubbliche, ma i privati, i cittadini e gli imprenditori, ognuno per le proprie possibilità, contribuiscono in maniera importante ed, in casi come questo, determinante all’ampliamento della dotazione delle strutture ospedaliere.”
“Grazie allo scongelatore – ha dichiarato Selleri – potremo portare le sacche di cellule staminali direttamente al letto del paziente. Questo rafforza ulteriormente le potenzialità dell’Unità Operativa Complessa di Ematologia e Trapianti dell’ AOU di Salerno che, nata nel Gennaio 2011, ha visto un incremento progressivo di tutte le sue attività, effettuando cumulativamente nell’ultimo anno, circa 200 ricoveri ordinari, 2000 day hospital, 5000 visite ambulatoriali, 2000 chemioterapie. Inoltre, dal Marzo 2012 fino ad ad oggi, sono stati effettuati 47 trapianti di midollo che hanno permesso un ricavo per l’AOU di Salerno di circa 2 milioni di euro e un risparmio per la regione Campania di 4.5 milioni di Euro per pazienti destinati altrimenti a eseguire tale intervento fuori Regione.”
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