I giornali del tempo riportarono con grande evidenza che la cosa coinvolgeva anche la mia persona. Non ho mai ricevuto nessuna informazione di garanzia e sono rimasto sempre sereno e garantito dalla mia onestà.
Non rimprovero nulla ai magistrati, chi è persona perbene non teme le indagini. Diversamente non perdonerò mai i giornali e i giornalisti che trattarono la cosa con estrema malafede deformando titoli e dando una rappresentazione che mi dipinse come appartenente ad una cricca di mariuoli e profittatori.
Non rimetterò mai le querele per diffamazione che ho prodotto e farò valere la mia onorabilità fino in fondo. Io a processo non ci sono andato ma questi signorini ce li porterò certamente. Deve finire questo sport della gogna mediatica ad orologeria: ero stato il più votato d’Italia con quasi 17mila voti alle primarie di Fratelli d’Italia nel Febbraio 2014 ed ero già candidato in pectore alle Elezioni Europee.
Bisognava darmi un colpetto ma non sanno che scherzare su queste cose con le persone oneste è pericoloso. Se dovessi giungere ad una condanna per diffamazione da parte di certa stampa e ad un risarcimento danni devolverò il risarcimento danni all’ Università degli Studi di Salerno per riattivare la scuola di giornalismo.
Ce n’è bisogno dato che in giro ci sono questi mestatori che domani non daranno proprio notizia di questa archiviazione o al massimo metteranno un trafiletto in qualche nascosto angolo di pagina interna (certamente non chiederanno scusa per i titoli in prima e le locandine alle edicole che molto spesso sono le uniche cose alle quali i lettori danno attenzione). Non faccio la morale a chi la morale non ce l’ha, vanno colpiti nell’unica cosa che hanno di caro: il borsellino delle elemosine, quelle che da Amministratore e nell’esercizio della mia passione politica non ho mai fatto”.