Termina uno a uno al San Filippo tra Messina e Benevento. La strega non riesce a tornare a casa con i tre punti nonostante il vantaggio firmato da Scognamiglio. Il primo tempo si apre con un brivido per il Benevento. Al terzo minuto il Messina va vicinissimo al vantaggio con un colpo di testa di Damonte, ma Pane si oppone con un gran colpo di reni. Al 10’ i sanniti si rendono pericolosi per la prima volta. Punizione di Campagnacci dalla trequarti e inserimento con i tempi giusti di Alfageme che però non riesce nella deviazione giusta da pochi passi. Sessanta secondi più tardi è ancora l’argentino a mettere paura al Messina su assist perfetto di Eusepi. La girata di nuca produce però un intervento miracoloso di Iuliano che si rifugia in corner. L’estremo difensore di casa dà il peggio di sé però al 18’ quando esce malissimo sugli sviluppi di una punizione calciata da Vitiello dando spazio a Scognamiglio per battere a rete indisturbato. Da questo momento in poi è un monologo sannita fino alla fine della frazione.
Al 26’ Alfageme ruba palla e calcia con il piatto destro dal limite. La sfera si perde sul fondo di pochissimo. Al 33’ destro potente di Campagnacci dai venticinque metri, ma stavolta Iuliano respinge come può. A due minuti dal duplice fischio è Pezzi a provare la conclusione dalla distanza ma ancora una volta la palla si perde sul fondo. La ripresa inizia malissimo per la strega che al terzo minuto subisce il pareggio. Pane interviene con il piede su un cross dalla destra, la palla arriva ad Orlando bravo nella sponda per Bjelanovic. L’attaccante croato con il destro fa 1-1. Al 10’ Eusepi sfiora il vantaggio. Sua la girata con il mancino che però si spegne sul palo. Al quarto d’ora la conclusione di Celjak si spegne di pochi centimetri sul fondo, ma al 18’ è il Messina a sfiorare il vantaggio con un colpo di testa di cane parato miracolosamente da Pane. L’ultima vera occasione del match è del 34’ quando il colpo di testa di Eusepi viene deviato in angolo dal portiere messinese. Per il Benevento solo un pareggio e tanti rimpianti.
Fonte Ottopagine
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