In base al protocollo, nell’elaborazione dei progetti individualizzati per il reinserimento nella vita di relazione, l’equipe che ha in carico l’infortunato valuta caso per caso la necessità di coinvolgere la figura dello psicologo per favorire l’elaborazione del trauma del disabile da lavoro o del lutto da parte delle famiglie. “E’ un passo molto importante – spiega il direttore regionale dell’Inail, Daniele Leone – perché definiamo una forma di collaborazione con gli psicologi per il recupero e il reinserimento socio-lavorativo dell’infortunato. Proprio in questo campo abbiamo bisogno di questo tipo di professionalità, che possano operare in sinergia e completare il lavoro delle equipe multidisciplinari di primo e secondo livello che già utilizziamo. Avere l’Ordine degli Psicologi al nostro fianco ci aiuta moltissimo nella disamina dei casi e nella scelta del professionista più idoneo al recupero e al reinserimento”.
L’intesa siglata tra l’Inail Campania e l’Ordine degli Psicologi prevede inoltre la promozione di iniziative di prevenzione e sensibilizzazione sul tema del benessere psico-sociale e del reinserimento sociale del lavoratore vittima di incidenti, come convegni ed eventi da organizzare insieme o con altre istituzioni del territorio. “Il problema degli infortuni sul lavoro e tutto ciò che ne deriva – sottolinea il presdiente dell’Ordine degli Psicologi della Campania, Antonella Bozzaotra – è uno dei campi di applicazione e di sviluppo della psicologia. Possiamo intervenire offrendo la nostra competenza professionale per migliorare la prevenzione e la sicurezza sui luoghi di lavoro e per occuparci dei traumi generati dagli incidenti per le vittime e per le famiglie.
Il protocollo è un primo step, al quale siamo arrivati grazie al lavoro coordinato in particolare dal consigliere Tesoriere dell’Ordine, Marianna Piccirillo, con il contributo del responsabile del progetto Sviluppo della Professione, Raffaele Felaco”. I dati forniti dalla Direzione regionale dell’Inail attestano la riduzione nell’ultimo anno delle denunce di infortunio e di quelle relative ai decessi. Nel primo caso, in Campania sono state registrate 18.681 denunce nel periodo gennaio-ottobre 2014, a fronte delle 19.260 relative allo stesso periodo del 2013. Un calo che si registra in tutte le province, fatta eccezione per Salerno, dove il numero cresce marginalmente (4.580 nel 2014 contro le 4.574 del 2013). Sono in linea con il trend regionale Napoli (8.911 nel 2014 e 9.250 del 2013), Caserta (2.563 – 2.618), Avellino (1.460 – 1.628) e Benevento (1.167 – 1.190).
Le denunce per i casi di decesso in Campania passano dalle 70 del 2013 alle 56 dell’anno in corso. Il primato negativo spetta alla provincia di Napoli, che fa segnare comunque una riduzione da 27 a 18 casi, seguita da Salerno (20 nel 2013 e 16 nel 2014), Caserta (10-8) e Avellino (10-6). A Benevento invece si passa dalle 3 denunce del 2013 alle 8 del 2014. Mentre continua il trend decrescente delle denunce di infortuni e delle morti sul lavoro, aumentano in controtendenza le malattie professionali, dato letto dall’Istituto non in chiave negativa, ma anzi frutto delle diverse iniziative di sensibilizzazione attuate negli ultimi anni nei confronti dei medici del territorio per far emergere le malattie ‘misconosciute’, allo scopo di curarle, studiarle e quindi prevenirle. Su questo fronte, i dati Inail dicono che nel 2013 ci sono state 2.517 denunce, contro le 1.780 del 2012.
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