Per la sfida coi sanniti Grassadonia ha rispolverato un prudente 5-3-2, ma nel corso delle prime gare della stagione i suoi hanno utilizzato pure 4-4-2 e 4-3-3 (mascherato da 4-5-1). Vedremo su quale spartito tattico ricadrà la scelta del trainer salernitano per la sfida di domenica all’Arechi. Di certo c’è che nelle fila dei giallorossi abbondano gli ex: detto di Grassadonia e Iuliano, sono cresciuti nella Salernitana i vari Orlando, Altobello, Enrico Pepe (che col Benevento si è riaffacciato in panchina dopo mesi di assenza), ha indossato la casacca granata Vincenzo Pepe, mentre Luigi Silvestri ha militato nel Salerno Calcio in Serie D. I giocatori più rappresentativi sono gli attaccanti Corona e Bjelanovic (che sta ritrovando il ritmo partita dopo un infortunio).
Il Messina intenzionato a dare battaglia all’Arechi
16esimo in classifica, il Messina nonostante il pareggio prestigioso col Benevento è scivolato nei bassifondi della graduatoria generale del girone C di Lega Pro. Il team di mister Grassadonia ha fin qui conquistato 17 punti in altrettante gare disputate (appena 1 di media per incontro) frutto di appena 3 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte. I peloritani non segnano tantissimo (solo 15 i gol fatti, l’eterno Corona è il miglior marcatore con 4 reti), mentre fanno troppa fatica in difesa (24 i gol incassati). Ma da quando Iuliano è diventato titolare al posto dell’acerbo Lagomarsini la musica è cambiata: nelle prime 6 gare i giallorossi avevano subito la bellezza di 14 reti, dalla settima in avanti (col “Giaguaro” tra i pali) i gol al passivo sono stati 10 in 11 gare.
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