In avvio, dunque, nell’ultima gara dell’anno col Messina, che presenta più di un’insidia visto che i peloritani cercano punti per risollevarsi dalle sabbie mobili della classifica, la Salernitana riproporrà uno schema piuttosto prudente, per poi diventare più spregiudicata all’occorrenza a gara in corso: con l’inserimento di Mendicino al posto di un difensore e l’arretramento di Calil tra le linee o con l’utilizzo di Volpe come trequartista. Si vedrà, molto dipenderà da come si metteranno le cose contro i siciliani di Grassadonia. Intanto, Menichini ha chiesto alla società di poter lavorare solo con i calciatori che ritiene convocabili: per questo motivo Mounard (che pure era reduce da tre convocazioni in fila), Ginestra e Castiglia (alle prese con piccoli acciacchi) sono stati dispensati dalle sedute di allenamento, ma guai a definirli fuori rosa. A gennaio bisognerà trovare una soluzione che possa liberare Menichini degli elementi che non ritiene funzionali al suo progetto e che possa accontentare i calciatori, che comunque non meritano un trattamento del genere (soprattutto coloro i quali negli scorsi anni hanno dato tanto al club di Lotito e Mezzaroma).
Il repulisti di Mister Menichini, il tecnico conferma il 3-5-2
Menichini fa un passo indietro. O meglio, il tecnico è intenzionato a confermare anche contro il Messina l’assetto tattico proposto nelle ultime gare e, come soluzione da utilizzare a gara in corso qualora servisse un approccio più offensivo, potrebbe rispolverare la soluzione 4-3-1-2, su cui aveva insistito ad inizio settimana. Ieri, invece, s’è registrata la retromarcia. Nel test con la Berretti, il tecnico di Ponsacco ha rimesso in campo i suoi con la formazione titolare proposta a Barletta. Gori tra i pali; difesa con Lanzaro, Bianchi e Tuia; Colombo e Franco sulle fasce; Bovo, Pestrin e Fasavuli a centrocampo; Calil e Gabionetta in attacco. Mendicino è stato provato in tandem con Cappiello coi ragazzi.
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