La compagnia è stata chiamata a recitare in questa ridente località turistica balneare dal giovane produttore Alberto De Stefano (impersonato da Giovanni Bonelli). Alberto ha una misteriosa amante, Bice, (Mariarosaria Milito) che gli confessa di essere incinta. Ma anche Viola (Rita Cariello), prima attrice nonché compagna di Gennaro è in stato interessante. Ad un certo punto, le penose prove della compagnia durante le quali Gennaro si sforza, senza riuscirvi, di spiegare ad Attilio (interpretato da Andrea Avallone) il mestiere del suggeritore, sono interrotte dall’arrivo di Salvatore (Vittorio Avagliano), fratello pazzo di Viola. Salvatore irrompe sulla scena per reclamare un matrimonio riparatore e trova Alberto che, credendolo il fratello della sua amata Bice, da galantuomo quale è, gli assicura di voler immediatamente riparare.
Da qui parte una divertente commedia degli equivoci, che, in equilibrio tra farsa e dramma e nella continua evocazione di sapori pirandelliani, avvince il pubblico fino all’allegro finale. Gaetano Troiano nelle vesti del capocomico Gennaro De Sia, Giovanni Bonelli in quelle del giovane benestante Alberto De Stefano, Andrea Avallone nelle vesti dell’attore-suggeritore Attilio, Rita Cariello che impersona la primadonna Viola e tutti gli altri attori tra i quali da non dimenticare le figure storiche della compagnia Comica Salernitana ovvero Titty Mangrella e Vincenzo Galdo affiancati abilmente da altri bravi attori quali Nicoletta Romano, Roberto Quattrucci, Lina De Santis, Annamaria Milito, Nando Cerenza ed Ernesto Curcione, riescono davvero a divertire, con una interpretazione vivace e che supera la sfida del raffronto per imitazione.
Le scenografie curate ed avvolgenti, con il cielo azzurro di Bagnoli a fare da sfondo, e le musiche di sottofondo all’inizio ed alla fine di ogni atto contribuiscono a coinvolgere lo spettatore in un paio di ore di risate e piacere. Ma, come in ogni commedia di Eduardo che si rispetti, la risata non è mai sterile, si accompagna sempre ad una morale o quanto meno ad una riflessione esistenziale. Come indica il regista Gino Esposito nelle sue note, durante la commedia emergono una gran quantità di contraddizioni tra l’apparire e l’essere della borghesia contro il dramma proletario di chi ogni giorno affronta la sopravvivenza. Falso perbenismo contro tragedia. Onore da salvare contro la fame. E in tutto questo dove è l’uomo e dove il galantuomo? Allo spettatore il compito di scoprirlo.
Spettacoli nel fine settimana 27-28 dicembre 2014, il sabato ore 21.15 e la domenica ore 20.00. (Si consiglia prenotazione) Ingresso unico 10 euro
Info e prenotazioni: 089/3867440 – 347/1869810 o www.teatroarbostella.com