Nella lettera Italia Nostra e No Crescent spiegano “perché è utile e necessario un segnale forte, qual è la costituzione di parte civile, da parte delle più alte istituzioni repubblicane”. Raffaella Di Leo e Pierluigi Morena ripercorrono i reati ambientali contestati dalla Procura, che ha individuato il Dicastero come parte offesa.
“Con la presente – si legge nella lettera – vista la rilevanza dei reati di natura ambientale, considerato l’impatto dell’opera, attesa la valenza simbolica, anche sul piano nazionale, della battaglia contro il Crescent, invitano ad esprimere parere positivo per la costituzione di parte civile del Ministero dell’Ambiente nel procedimento penale di cui in oggetto”.