La quota destinata alla comunicazione è stata dimezzata rispetto al budget previsto per tali iniziative.
Per la comunicazione, che si svilupperà nel corso dell’intero prossimo anno, saranno rigorosamente utilizzati, secondo la normativa vigente (Dlgs 177/2005, Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici) i network nazionali (Mediaset – Rai – Sky e altri gruppi) e locali, le radio, la carta stampata ed i siti internet.
Saranno utilizzati le forme e gli strumenti più moderni ed efficaci per garantire una maggiore incisività e saranno usati, quando necessario, eventi di portata nazionale ed internazionale di carattere sportivo, musicale ed in generale dello spettacolo. Comunicazione destinata ad eventi che hanno maggiori ascolti e una migliore capacità di generare ‘indotto’.
Sono archiviati i vecchi mezzi della comunicazione fatta da brochure e opuscoli vari.
Non ci saranno finanziamenti diretti ad attività sportive o spettacoli. Una tale eventuale rappresentazione è errata e non coglie la reale portata della campagna di comunicazione destinata necessariamente ad individuare spazi media seguiti da milioni di persone.
Come è noto per la comunicazione attraverso le misure descritte, non saranno utilizzati fondi europei come qualcuno erroneamente continua a sostenere.
L’azione di comunicazione è parte di una ben più ampia strategia di contrasto alla crisi economica, che prevede interventi e risorse con centinaia di milioni per le bonifiche, per i controlli, per il sostegno e gli incentivi alle imprese, e per gli screening sanitari.
Queste misure di comunicazione contano su risorse esclusivamente regionali, destinate alle imprese dei settori agricoli e agroalimentare, con altri comparti. Si sono sostenute e si sostengono oggi campagne di comunicazione per la cultura, come ad esempio per il San Carlo ed il Teatro Stabile, e per il Giffoni Film Festival.