Mastrolia ha confermato di voler valorizzare lo stabilimento di Fuorni, di voler potenziare la produzione attuale ed anzi di avere in mente un piano di rilancio che includa anche un ampliamento di gamma, con l’inclusione di nuovi formati e nuove tipologie di latte ed una linea di derivati diretta, tra cui il burro, da fare direttamente nel salernitano. Mastrolia sembra intenzionato ad affidarsi, almeno in questa fase iniziale, al management attuale lasciando inalterati gli equilibri.
Ma di questo come di altre cose si dovrebbe discutere nell’incontro che il nuovo proprietario dovrebbe avere, l’8 o al massimo il 9 gennaio, con le parti sociali. Ai sindacati non è piaciuta molto la fuga in avanti con la visita a Fuorni prima del vertice con le organizzazioni di categoria, che tra l’altro restano critiche sulle modalità di vendita della Centrale del Latte.
Il Comune di Salerno ha chiuso l’operazione nel pomeriggio del 30 dicembre, poi c’è stata la firma davanti al notaio con il trasferimento a Mastrolia, il quale ha poi versato nelle casse municipali 12milioni e 700mila euro, l’importo equivalente della fideiussione a suo favore che il Comune ha dovuto fare per tenersi pronto all’eventuale sentenza del Consiglio di Stato che potrebbe ribaltare la decisione del Tar e rendere nulla la cessione della Centrale del Latte.