«Finora c’era il decreto 49 del 2010, di bassoliniana memoria, che il presidente Caldoro ha dovuto attuare pur subendo attacchi strumentali, ma ora che la sanità in Campania è stata risanata e che si preparano modifiche per il piano ospedaliero, è il momento di far sentire ancora più forte la nostra voce – spiega il sindaco Spinelli – Qui si tratta di garantire un diritto alla salute che non è né di destra né di sinistra.
Finora abbiamo assistito a campagne elettorali su questo argomento. Bisogna che si smetta di speculare e fare fronte comune per l’ospedale di Agropoli, anche lasciando aperto un reparto in meno da qualche altra parte ma garantendo la riapertura di questo ospedale o almeno l’attivazione di un pronto soccorso efficiente che sia un punto di riferimento in caso di emergenza.
Per quanto mi riguarda, pur riconoscendo al presidente Caldoro il grande lavoro fatto nel risanamento dei conti della Regione Campania, in particolare del settore sanitario, gli rivolgo ufficialmente un appello perché, nel rivedere questo piano regionale, tenga conto di quanto il territorio cilentano sia già stato penalizzato in tema di servizi sanitari.
Questa non è una battaglia ideologica né di destra di sinistra, ma una battaglia per gli uomini. La salute è una questione troppo importante che ci riguarda tutti, come amministratori e come cittadini. Per questo auspico un impegno comune da parte di tutti i rappresentanti istituzionali.
Se la richiesta di inserimento di Agropoli nel piano ospedaliero non dovesse essere presa in considerazione, non escludo ulteriori azioni a tutela della salute del nostro territorio».