Volevano farci subire – dice Alfieri – la convinzione che il decreto 49/2010 non poteva essere modificato, abbiamo avuto la prova del contrario, prima con Casoria, poi con Sant’Angelo dei Lombardi e, adesso, a quattro mesi dalle elezioni regionali, con Scafati. Non si sono fermati davanti a nulla, dalle proteste dei cittadini ai ricorsi giudiziari e ai potenziali pericoli che poteva causare la chiusura dell’Ospedale di Agropoli. Stiamo assistendo, pertanto, ad una levata di scudi tardiva ed in malafede. Ringrazio tutti i difensori dell’ultima ora, ma sono atteggiamenti e prese di posizione maldestri ed interessati. Sono alla frutta. Fra qualche mese Caldoro e Squillante andranno a casa e sicuramente si cambierà rispetto a questa drammatica e dolorosa ferita, con la certezza che si rifarà un piano ospedaliero che finalmente terrà conto delle esigenze di tutti i territori».