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Folla di fan ai funerali di Pino Daniele: “Nessuno come te”

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Migliaia di fan hanno partecipato questa mattina a Roma alla prima delle due cerimonie funebri organizzate per Pino Daniele,
nel santuario del Divino Amore. A salutare il feretro del cantante, un lungo applauso e cartelli e striscioni con scritte
quali ‘Mai nessuno grande come te’ e ‘L’anima di Napoli’. Nell’omelia padre Renzo Capatella ha invitato la famiglia a
‘restare uniti’. Alle 19 a piazza Plebiscito a Napoli la seconda cerimonia funebre, celebrata dal Cardinale Sepe.

Pino Daniele ha “cantato” per l’ultima volta e lo ha fatto stasera in piazza Plebiscito con la sua Napoli. È così che si sono conclusi i funerali: con la voce registrata di Daniele che canta “Napul’è” e “Quando”, e la gremita piazza che canta con lui.

Un lungo, lunghissimo applauso e poi tifo da stadio ha accompagnato l’addio della città di Napoli a Pino Daniele. Il feretro è stato portato via dal palco della gremita piazza Plebiscito tra le lacrime e il dolore di diverse migliaia di cittadini. C’è chi ha esposto cartelli con la scritta “Tu si tutta nata storia” e chi “Ciao Pinù, colonna sonora della mia vita”. E intanto nella piazza a tutto volume si sente “Quanno chiove” e “Je so pazze”

“Almeno 100mila persone in piazza del Plebiscito”: è la stima del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha partecipato al funerale di Pino Daniele. “É un’immagine che resterà scolpita nella storia di Napoli e non solo”. “Un’emozione unica con le immagini dell’amore di Napoli per Pino che fanno il giro del mondo”, ha detto ancora.

Napoli è stata una città capace di dimostrare un’amore immenso per Pino”, ha detto ancora il primo cittadino. “Tutta la città si è mobilitata, con amore e dedizione per Napoli e soprattutto per Pino”, ha detto commosso Luigi de Magistris.

LA RICOSTRUZIONE DELLE ULTINE ORE DI PINO DANIELE. Meno di un’ora per arrivare a Roma da Magliano in Toscana (Grosseto): alle 21.55 il suv partito con Pino Daniele a bordo entrava al casello autostradale di Civitavecchia; alle 22.10 era al casello della Capitale. E’ quanto emerge dalle ricostruzioni dei carabinieri di Orbetello (Grosseto) sulla corsa disperata dell’auto col cantante dalla sua casa in Maremma verso l’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Da Magliano la vettura, guidata dalla compagna del cantante, era partita dopo la telefonata al 118, circa le 21.10, ed ha percorso ad alta velocità le strade interne e quasi rettilinee presso Albinia, entrando nell’Aurelia a Orbetello Scalo.

Da qui la statale a quattro corsie verso Civitavecchia e quindi Roma. Secondo le ricostruzioni dell’Arma, raccolte dalla procura di Grosseto e già trasmesse alla procura di Roma – la quale indaga per omicidio colposo – l’ambulanza del 118, dal momento della telefonata che richiede un intervento, raggiunge Magliano in 16 minuti ma non trova subito la villetta del cantante. Quando l’equipaggio dei soccorritori contatta chi aveva chiamato il 118 per Pino Daniele, viene risposto che non c’è bisogno e che è stato deciso di andare a Roma in auto. Tra gli atti dei carabinieri di Orbetello trasmessi dalla procura di Grosseto a quella di Roma ci sono anche le registrazioni delle telefonate al 118, la ricostruzione dei movimenti dell’ambulanza – giudicati dagli inquirenti corretti, a partire da quanto tempo ha impiegato da Orbetello a raggiungere Magliano -, il tabulato con la telefonata fatta per rintracciare la casa.

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