In mattinata conferenza stampa presso il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Salerno per illustrare il blitz delle fiamme gialle di Scafati che ha sequestrato i soldi falsi insieme a numeroso materiale che serviva a produrre gli euro falsi, tra cui il clichet nascosto in un cassetto che si apriva solo grazie a un telecomando. Indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Scafati e coordinata dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Le Fiamme Gialle, infatti, hanno rintracciato nell’agro nocerino sarnese alcune banconote sospette e attraverso meticolose indagini sono risalite alla gang di falsari che aveva impiantato la sua stamperia alla periferia di Castellammare.
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IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA
I militari della Compagnia di Scafati del Comando Provinciale di Salerno, al termine di una complessa indagine eseguita in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore (SA), hanno sottoposto a sequestro
una stamperia di banconote contraffatte al cui interno è stato rinvenuto un ingente quantitativo di biglietti in via di ultimazione. Il sequestro è avvenuto in esecuzione di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura di Nocera Inferiore (Sost. Proc. – Dott.
Federico Nesso).
L’attività illecita posta in essere dall’organizzazione criminale composta da cinque soggetti, tutti di origine campana, veniva eseguita all’interno di un manufatto creato ad arte tra due capannoni industriali, in un’area al confine tra il comune di Castellammare di Stabia e quello di Torre Annunziata. Durante le attività investigative è emerso che all’interno di una ditta specializzata in scarichi ambientali, vi era un’area verosimilmente adibita e attrezzata per la stampa di banconote contraffatte.
Durante il blitz eseguito dalla Fiamme Gialle scafatesi sono state rinvenute 1.012.800 banconote in via di ultimazione, ma già riproducenti le immagini della filigrana presenti sulle banconote da cinquanta euro. Il valore nominale dell’ingente produzione di
banconote sarebbe stato superiore a 50 milioni di euro. Parte della merce sottoposta a sequestro è stata rinvenuta in una zona della stamperia occultata dietro un finto mobile di legno, nonché in un vano artatamente creato e nascosto nel pavimento, apribile mediante
apposito telecomando.
L’attività eseguita in maniera tempestiva dai militari ha consentito di sottoporre ad arresto tre soggetti intenti a manovrare le macchine industriali utilizzate per il perfezionamento delle banconote, oltre a due fratelli, gestori di fatto della società di scarichi ambientali ma reali organizzatori dell’attività illecita. Il bilancio dell’operazione condotta dai militari in forza al Comando Provinciale Salerno, coadiuvati anche dai Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, si è concluso con l’arresto di cinque soggetti ed il sequestro delle banconote, di cinque macchine industriali da stampa e di numerosi cliché e pellicole trasparenti utilizzate per l’illecita produzione.
L’operazione, atteso l’elevatissimo valore nominale dei biglietti in fase di produzione, si pone tra le più importanti attività in materia di contrasto al falso nummario posti in essere a livello Nazionale negli ultimi anni e i Finanzieri sono adesso al lavoro per risalire ai canali attraverso i quali sarebbero stati immessi in circolazione i biglietti.
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