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Il DS Fabiani vuole rinforzare il centrocampo con due “big”

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Veleno per Menichini, miele per la società e per i tifosi. Castiglia è stato presentato a Como e ha spiegato i motivi per cui, a suo dire, è stato tenuto fuori ingiustamente dal tecnico di Ponsacco. Allo stesso tempo, il mediano ricorda di essere sotto contratto fino al 2016 coi granata e per questo spera di potersi riprendere il prossimo anno quello che Menichini gli ha tolto in questa stagione. Vedremo. Intanto, è chiaro che dopo gli ingaggi dell’attaccante Perrulli (svincolato) e del difensore Bocchetti (prestito), la priorità in casa Salernitana è il centrocampo. Oltre a Castiglia, hanno lasciato il club di Lotito e Mezzaroma anche Svonja (restituito al Parma) e Volpe (che ha rescisso per poi accasarsi al Grosseto).

Numericamente, considerando che Giandonato non è di certo una prima scelta per Menichini e che anche Mounard è ormai da tempo in uscita, il reparto necessita almeno di un paio di innesti: serve un vice Pestrin (e il nome più gettonato è sempre quello di De Rose), ma anche un elemento che possa garantire corsa e qualità. Pare sia tornato d’attualità col Parma il discorso Loviso (al momento è a Gubbio), ma anche Armellino e Rizzo in uscita dalla Reggina non dispiacciono (mentre Bruno messo in lista di sbarco dal Latina dovrebbe finire al Benevento). Per completare la difesa serve solo un’alternativa sulla destra: in lizza ci sono Vinci della Paganese, Calvarese e Daffara del Catanzaro e, novità delle ultime ore, Milani del Latina.

Qualcosa succederà anche in avanti: la Salernitana continua a ricevere proposte per Gabionetta (che è di proprietà del Parma) e per Mendicino (che Lotito vorrebbe fosse maggiormente valorizzato) e allo stesso tempo è segnalata sulle tracce di Donnarumma. La corte di Fabiani sta diventando pressante e nei prossimi giorni il diesse granata potrebbe sferrare l’assalto decisivo per l’attaccante il cui cartellino è del Pescara, che a Teramo l’ha sistemato in prestito e che non si opporrebbe di fronte alla possibilità di far vivere al proprio calciatore sei mesi in una piazza in lotta per la promozione in B.

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