”Il 13 dicembre nel museo di Pietrarsa, abbiamo fatto squadra con centinaia di giovani intelligenze ed esperienze del mondo dell’Universita’, della scuola, dell’impresa, del lavoro, dell’associazionismo: 11 tavoli di lavoro per 5 grandi aree tematiche, una grande foto di mobilitazione civile ed intellettuale al servizio dei nostri territori e della Campania.
Insieme abbiamo disegnato una possibile traiettoria di futuro che parte dalla necessaria riforma della Pubblica amministrazione regionale nel rapporto con i cittadini e le imprese, prosegue affrontando i nodi irrisolti della Sanita’, del Trasporto, e di quella che può essere la più grande risorsa di sviluppo della Campania, l’Ambiente. Conoscenza e formazione, cultura ed impresa, fondi europei e sviluppo, made in sud e mercati esteri, sono i 4 cluster che intendiamo attivare per sprigionare le potenzialita’ infinite e la voglia di futuro della nostra regione”.
”Le primarie dei cittadini – scrive Cozzolino – servono anche a questo, a scegliere un percorso, un cammino, una direzione ed un destino collettivo ed e’ per questo motivo che il primo febbraio ci metteremo in fila per votare, e per assumerci fino in fondo le nostre responsabilità rispetto ad un futuro diverso che non possiamo più attendere invano”.
Come per Caldoro, i napoletani convergeranno su questo signor Nessuno.
La Campania ha un destino segnato.