Definendo Caldoro sedicente presidente della Regione sui trasporti e sulla metropolitana in particolare dice. “Ho sentito delle cose dette dal sedicente Presidente della Regione: chi gliele suggerisce queste fesserie? Dice che la nostra non è una metropolitana perché cammina sulla sezione ferroviaria: qualcuno gli spieghi che è una palla, perché il percorso è dedicato e isolato rispetto alla ferrovia. E dice che ci sono corse limitate: certo, è stato lui a limitarle”.
Sui rifiuti rincara la dose: “Dopo 5 anni di governo bisogna parlare di quello che si è fatto, non di cosa è in corso. Sul tema dei rifiuti non è stato fatto niente. Noi paghiamo una aliquota superiore sulle bollette perché paghiamo la disorganizzazione della Regione Campania, non avendo realizzato gli impianti di compostaggio, per cui l’umido della Campania (tranne quello di Salerno) viene portato altrove.
La legge regionale che prevede il trasferimento delle responsabilità ai comuni, che pure ha una ispirazione giusta, è una furbata e ha un meccanismo sgangherato. La verità è che pensano di scaricare sui comuni sui debiti dei consorzi provinciali, senza peraltro neanche quantificarli. Il paradosso è che si scaricano sui comuni virtuosi i debiti dei comuni viziosi”.
Infine sulla Sanità: “Abbiamo sentito per mesi la palla del risanamento, ma la realtà è che si sono ridotte le spese solo perché sono uscite diecimila persone; per il resto i meccanismi sono quelli di sempre. È mai possibile superare ogni anno i tetti di spesa in estate? È una cosa di una demenzialità totale. Io intendo liberare la sanità campana da occulti grumi di potere, da meccanismi di imbroglio grazie ai quali qualcuno guadagna. Penso che la Campania possa essere prima in Italia per le qualità professionali, per la tradizione medica, per le specializzazione; e invece ogni anno paghiamo 380 milioni per le mobilità passive, ovvero per nostri concittadini che vanno a curarsi altrove.