Grazie a un sistema che consente di ‘personalizzare’ i sacchi della raccolta indifferenziata, a Varese le famiglie che producono meno rifiuti potranno ottenere sconti sul pagamento della Tari. Una sperimentazione partirà a febbraio, con la distribuzione in 2.500 case della città di sacchi dotati di un codice e un rilevatore (Tag) con un chip che consente di monitorare la quantità di rifiuti indifferenziati esposti da ogni famiglia nel corso dell’anno. In questo modo le tariffe della tassa sui rifiuti potranno essere graduate, applicando aliquote inferiori per i cittadini che fanno una corretta raccolta differenziata. Tre famiglie che partecipano alla sperimentazione, inoltre, riceveranno come premio televisori led estratti a sorte.
“Anche la raccolta differenziata trarrà beneficio perché i cittadini saranno incentivati a differenziare e separare meglio i propri rifiuti – ha spiegato il sindaco di Varese Attilio Fontana – e tutto ciò comporterà vantaggi di natura economica perché chi differenzia correttamente potrà risparmiare sulla Tari”. Tempo fa fece discutere un manifesto affisso per le strade con su scritto “Varese non è Salerno” Per spingere i cittadini a cambiare abitudini. Il riferimento varesino, infatti, era ai successi della raccolta differenziata di Salerno che non si registravano nel mezzo della Padania. Oggi a Varese si inventano qualcosa che potrebbe essere preso ad esempio anche a Salerno.