Il tempo di sistemare gli ultimi dettagli, di conoscere il nome del suo successore a Salerno e poi Gerarda Maria Pantalone sarà pronta ad assumere, da lunedì prossimo, l’incarico di Prefetto di Napoli. La nomina è arrivata alla Vigilia di Natale, rapida ed inattesa per certi versi, durante l’ultimo Consiglio dei Ministri del 2014, seguita da una telefonata del ministro dell’Interno Angelino Alfano. Dopo essere stata il primo Prefetto donna della città di Salerno, Pantalone batterà il medesimo record anche a Napoli, dove sarà il primo rappresentante del Governo in rosa della città partenopea.
Prima della conclusione di questa settimana, Pantalone dovrebbe incontrare la stampa per un saluto ed un bilancio dei suoi due anni e mezzo a Salerno, oltre a tradizionale scambio di consegne con chi prenderà il suo posto. Tra i passaggi più significativi della sua permanenza a Salerno, il Prefetto Pantalone ricorda la recente emergenza migranti, un fatto totalmente nuovo, inedito per la macchina organizzativa, di protezione civile e di accoglienza di migliaia di disperati sbarcati sul suolo nazionale. E poi l’impegno costante, continuo, nel dirimere alcune delle vertenze lavorative più contorte che si siano verificate dal sorgere della crisi industriale nel salernitano, con esiti spesso drammatici, in cui la Prefettura ha sempre ricercato, oltre ad un approccio formale e legale, anche un interessamento alle vicende umane di chi perdeva il posto di lavoro. Non meno importante, infine, il ruolo che il Palazzo di Governo ha assunto, sotto la guida del Prefetto Pantalone, nei numerosi casi di scioglimento di amministrazioni comunali per infiltrazioni malavitose: gli esempi di Battipaglia e Pagani restano ferite aperte.