Humberto Damiani, accusato da un pentito, interrogato nel carcere di Bogotà dal sostituto procuratore Rosa Volpe, si è sempre detto estraneo alla vicenda affermando di non avere mai conosciuto il sindaco Angelo Vassallo. Il brasiliano, secondo la Procura, non avrebbe sparato, ma saprebbe di certo particolari su quanto accaduto la notte del 5 settembre 2010. Si sarebbe addirittura vantato di aver messo fine ad una questione personale nei confronti di Vassallo, ucciso con nove colpi di pistola. Non è da escludere che possa esserci una relazione tra gli affari in droga di Damiani e le scenate di Angelo Vassallo al porto di Acciaroli, pochi giorni prima di morire, forse nei confronti di alcuni spacciatori.