“Andiamo avanti – ha detto Landolfi – nel confronto con gli esponenti delle istituzioni, delle imprese e del sindacato, con l’obiettivo di individuare i principali percorsi di sviluppo da intraprendere nell’ambito di una visione condivisa del territorio per fare ripartire l’economia salernitana.
E’ un lavoro che facciamo da anni, del resto, con iniziative e incontri in ogni comune e territorio. Siamo l’unica organizzazione che ha idee, progetti, proposte.
Il porto di Salerno resta lo snodo centrale per l’accesso delle imprese ai mercati internazionali. Ed è da questa impostazione che bisogna avviare al più presto un percorso di ottimizzazione funzionale del sistema infrastrutturale provinciale integrandolo – ha concluso Landolfi– con le reti regionali e nazionali ”.
Nell’ambito di tale iniziativa Roberto De Luca ha incontrato questa mattina il presidente dell’Autorità Portuale di Salerno Andrea Annunziata, con il quale è avvenuto un confronto sui contenuti del documento del Pd.
“Con il presidente Annunziata – hadichiarato Roberto De Luca al termine dell’incontro – abbiamo valutato le principali azioni da porre in essere per sfruttare al meglio il potenziale dell’infrastruttura portuale, che attualmente rappresenta un’eccellenza del sistema economico regionale. In particolare, il Pd ha evidenziato la possibilità di un miglioramento e di un incremento anche quantitativo delle aree retro-portuali, il cui sviluppo è fondamentale per l’intero tessuto produttivo del territorio”. “Abbiamo espresso al presidente Annunziata –ha continuato Roberto De Luca – l’auspicio che l’Autorità Portuale possa rafforzare ancora il proprio ruolo di riferimento istituzionale intorno al quale realizzare il progetto di una vera e propria rete di aree retro-portuali, ciascuna al servizio dei principali comparti produttivi della provincia (agroindustria nell’Agro-Nocerino Sarnese; lattiero-caseario nella zona di Battipaglia; ortofrutta nella Piana del Sele, ecc.).
Oltre all’indispensabile aumento della capacità di stoccaggio – ha continuato Roberto De Luca – è importante stimolare il processo di integrazione gestionale tra le diverse aree individuate come retro-porto al servizio dei maggiori poli produttivi. Solo in questo modo sarà possibile rendere più fruibili per le imprese le strategiche connessioni intermodali sia tra i vari siti che con il grande hub rappresentato dall’Interporto di Nola.
E’ questa la chiave di accesso più diretta verso i mercati del Nord del Paese e del resto d’Europa: il naturale traguardo delle buone pratiche operative che derivano dalla straordinaria capacità di movimentazione già dimostrata dagli operatori del porto”. “Si tratta certamente di un progetto ambizioso – ha concluso Roberto De Luca – rispetto al quale l’Autorità potrebbe farsi promotrice di un tavolo tecnico tra le istituzioni interessate e gli imprenditori per iniziare a delinearela rete delle aree retro-portuali nei singoli agglomerati produttivi della provincia di Salerno“.