Decamerone
con Stefano Accorsi
Da giovedì 15 fino a domenica 18 gennaio è in scena, unica tappa in Campania, presso il Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno, “Decamerone”. L’allestimento, con la regia di Marco Baliani, è un libero adattamento dalle novelle di Boccaccio.
Il protagonista principale l’attore Stefano Accorsi incontrerà il pubblico e la stampa nel consueto appuntamento di “Giù la maschera”, condotto da Peppe Iannicelli, in programma alle ore 18.30 di venerdì 16 gennaio, presso lo stesso Teatro Verdi. La partecipazione a “Giù la maschera” è libera e gratuita.
In programmazione 15-18 Gennaio
Teatro delle Arti – Via Guerino Grimaldi, 7 Tel. 089 221807
E Noi Zitti Sotto
di Federico Salvatore
Federico Salvatore aspira ad incarnare lo spirito satirico di un moderno Felippo Sgruttendio (pseudonimo di un misterioso poeta della Napoli del ‘600). Oltre ad avere le inizialiF.S. in comune, i nuovi testi in vernacolo di Federico Salvatore, tendono ad emulare la graffiante mordacità di quel colto poeta napoletano che la maggior parte del pubblico, purtroppo, ignora! Chella vajassa d’’a Musa mia, Napocalisse, L’Accademia ‘e ll’ova toste,Vico Strafuttenza, ‘O Palazzo, sono alcune delle nuove tematiche a cui dà voce Federico Salvatore.
In programmazione 17-18 Gennaio
Teatro Ridotto – Via Guerino Grimaldi, 1 Tel. 089 23 39 98
Tutti Drogati
di Nello Iorio
In programmazione 24 Gennaio
Teatro Ghirelli – Via Lungoirno Tel.800188958
Due Passi Sono
di e con Carullo – Minasi
“…Essi si sarebbero svegliati e si sarebbero affrettati a baciarsi l’un l’altro, affrettandosi ad amare, avendo coscienza che i giorni sono brevi, che era tutto quello che rimaneva loro. Si sarebbero affrettati ad amare per spegnere la grande tristezza che era nei loro cuori… “ F. Dostoevskij.
Sentiamo pesante l’immortalità della tragica favola di Romeo e Giulietta lì dove nulla di vivo resta se non i vecchi, la cui faida e il cui egoismo, non il caso, hanno ucciso i giovani. Abbiamo voglia di sfidare il mito e celebrare il lieto fine nella vita, o quantomeno nella speranza della stessa, e non nella morte avendo avuto la paradossale e sacrale fortuna di toccarla in vita. Così tra le piccole e grandi, tra le giustificate e ingiustificate, paure di questo percorso di conoscenza chiamato vita, per gioco e incanto, ci si abbandona al sonno vero del sogno lì dove nasce la nuova Bianca vita, progenie che darà continuità al piccolo amore, sempre custodito in ogni cuore.
Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi
In programmazione 15-18 Gennaio
Teatro Nuovo – Via Valerio Laspro, 8/C Tel.089 220886
Gennaro Belvedere Testimone Cieco
Dopo il grande successo degli scorsi anni Sabato 17 gennaio 2015 alle ore 20:30 e Domenica 18 gennaio 2015 alle 18:30 la compagnia teatrale “La Quercia” vi aspetta presso il Teatro Nuovo di Salerno con lo spettacolo in due atti: “Gennaro Belvedere Testimone Cieco” scritto da Gaetano e Olimpia Di Maio. La vicenda narrata è ambientata negli anni 90 ed ha come cornice scenografica un basso napoletano dove, chi più e chi meno, si inventa una serie di handicap fisici per chiedere l’elemosina e sbarcare così il lunario. Protagonista centrale della commedia è la famiglia Belvedere dove il padrone di casa alle fa il finto cieco. Intorno a questo personaggio si svilupperanno una serie di scene esilaranti che faranno sorridere ma metteranno anche in evidenza uno spaccato della vita reale, vissuta da una Napoli non certamente borghese che ha come unico obiettivo quello di sopravvivere utilizzando qualsiasi espediente anche a discapito degli altri.
Vedremo personaggi ironici ma allo stesso tempo cinici nella loro disperazione. In scena: Simona Galdi, Francesco Maria Sommaripa, Giancarlo Giordano, Anna Aurelio, Matteo Mogavero, Michela Avallone, Daniele Doronzio, Pietro Adinolfi, Maria Staiano, Francesca Canale, Francesco D’Andrea, Carmine Mantellino, Luigi Tardozzi, Adele D’Angelo, Antonella D’Agostino, Luna Tardozzi, Martina Adinolfi, Giacomo D’Agostino, la regia è di Wanda Di Pasqua. La compagnia teatrale “La Quercia” è formata da appassionati del settore che vogliono divertirsi e divertire, l’ obiettivo è quello di far accrescere sempre di più le loro competenze ed accogliere chiunque ami e si voglia cimentare nella recitazione.
In programmazione 17-18 Gennaio
Teatro Arbostella – Viale Verdi Parco Arbostella Tel.0893867440
A Morte ‘e Carnevale
Dopo la pausa natalizia condita da un esilarante “Uomo e Galantuomo” messo in scena abilmente dalla Compagnia Comica Salernitana in onore del trentennale della scomparsa del grande Eduardo De Filippo, il nuovo anno al Teatro Arbostella riparte con un altro capolavoro della commedia napoletana di un nuovo grande e indiscusso autore ovvero Raffaele Viviani. Infatti nei primi tre week-end di gennaio 2015, l’esordiente e promettente compagnia partenopea “Zerottantuno Arte e Cultura” porterà sulle tavole del palco di Viale Verdi “‘A Morte ‘e Carnevale”.
La celebre commedia fu portata in scena per la prima volta il 16 novembre 1928 al Teatro Politeama di Firenze: il successo fu immediato e molto positive furono le critiche mosse dai più autorevoli giornalisti teatrali dell’epoca, come Renato Simoni, nei confronti del trio protagonista che includeva lo stesso autore Raffaele Viviani (che interpretava il ruolo di Rafele), Armida Cozzolino (‘Ntunetta) e Agostino Clement (Carnevale, definito “ottimo” dal critico Leone Cipolletta). Nonostante l’opera abbia 86 anni rispecchia in modo veritiero e naturale la Napoli di oggi, quella del popolo del vicolo martorizzata dai tanti problemi come quello della disoccupazione, un vero teatro all’aperto secondo Viviani, che ci regala numerosi momenti di ilarità e al quale l’autore non rinuncia mai in tutti i suoi drammi.
Tra gli attori che si cimenteranno sulle tavole dell’Arbostella, Imma Pagano nel ruolo principale, Gianni Martino, Francesco Pace e Felice Pace che cura anche la regia. La trama vede come protagonista lo scapestrato nipote di Carnevale che, alla morte dello zio, per non perdere l’eredità, inizia a corteggiare la giovanissima compagna del defunto per evitare che il denaro finisca tutto nelle mani della donna. Attorno a questi due personaggi si snodano le vicende di altri, tra risate e colpi di scena. La commedia come detto sviluppa tematiche sociali, in particolare analizza la miseria del popolo napoletano e la voglia di riscatto ad ogni costo, regalando momenti di ilarità ma anche di riflessione.
L’Associazione “Zerottantuno – Arte e Cultura” nasce nel Maggio 2014 da un’idea di Francesco Pace con l’intento di valorizzare la cultura partenopea (e non solo) attraverso il veicolo culturale per eccellenza, il teatro. La Compagnia Napoletana, diretta dal regista Felice Pace (formatosi presso l’Università Popolare dello Spettacolo, ha preso parte, tra l’altro, al Napoli Teatro Festival Italia nello spettacolo “Come se nulla fosse avvenuto” con Anna Bonaiuto) e dall’attore professionista Gianni Martino (il quale vanta, tra le sue ultime collaborazioni, la partecipazione nell’ultimo spettacolo di Marina Confalone “Fujtevenne”). Entrambi, con tanta esperienza teatrale alle spalle, hanno deciso di dar corpo al progetto di creare una nuova Compagnia teatrale che ha iniziato il suo cammino proprio con la celeberrima opera del drammaturgo napoletano Raffaele Viviani “A’morte e’ Carnevale”. Attualmente la Compagnia, oltre al regista Felice Pace e Gianni Martino,è composta da 16 attori: Imma Pagano, attrice professionista formatasi presso l’Accademia Teatrale Cassiopea di Roma, Salvatore Gaudino, Francesco Pace, Bianca Cesarano, Rosaria Tricarico, sorella del celebre Gianni, fondatore della Compagnia Teatromania, Antonio Fusco,Antonio Vanorio, Fabiana Sabbatino,Vincenza Zannotti, Rita Serge, Fulvio Visone, Flavio D’Alma, Antonio Caruso, Francesco Peluso, Giuseppe De Rosa e Valeria Vitale
In programmazione 3-18 Gennaio
Piccolo Teatro del Giullare – Via Matteo Incagliati Tel.089220261
Due
La felicità. La felicità sta nell’appartenere?
La felicità è possesso?
Nessuno è felice se non ha quello che vuole?
Ci crediamo alla felicità?
Non si è mai felici, ma si è stati felici?
Si può cambiare improvvisamente la propria vita, semplicemente con un gesto o una parola?
Avete mai visto le torri di barattoli nei supermercati? E se togliessimo il barattolo in basso?
Entriamo in una camera da letto di una coppia spiando dalla finestra e poniamoci domande, stando con poca luce.
Perché al buio si è più sinceri. Al buio “le parole vanno da sole”.
Due.
Due uomini, due donne, due camere da letto e due finestre per guardarci dentro dall’esterno.
Due storie di vita, due amori, due vite confuse, quattro solitudini.
Due.
Due unisce due atti unici di Diego De Silva, “Senza accendere la luce” e “Casa chiusa“, e mette insieme due modi per raccontare due storie e due silenzi che si sentono più delle parole.
Brunella Caputo
In programmazione 17 Gennaio – 1 Febbraio
“La redazione non si ritiene responsabile per eventuali variazioni, modifiche, spostamenti o annullamenti degli spettacoli in programma e pubblicizzati in questa pagina”
A Cura Di Ciro Casella
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