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Mister Menichini prepara il rientro di Mendicino

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Mister Menichini è intenzionato a concedere una chance importante a Ettore Mendicino: il bomber scuola Lazio partirà titolare contro il Martina Franca e andrà a caccia di quel gol che gli manca dalla terza giornata del girone d’andata: dopo essere andato a segno proprio in terra pugliese, Super Mendo riuscì a ripetersi nel turno successivo con una doppietta pesante contro l’Aversa Normanna. Da quel momento in avanti buio. Prima qualche problemino fisico, poi il brutto infortunio di Matera, quindi la scarsa fiducia del tecnico che, come ha sottolineato Fabiani nel corso della presentazione di Moro, s’è assunto la responsabilità di concedergli solo scampoli di gara. Domenica sarà la sua occasione.

Contro un Martina che si presenterà all’Arechi con un atteggiamento tattico prudente (lo squalificato Montalto sarà sostituito da un centrocampista), toccherà a Mendicino scardinare la retroguardia del team di Ciullo. Stando alle prove di ieri, i granata potrebbero presentarsi in campo con un modulo camaleontico: 4-2-3-1 in fase d’attacco, 4-5-1 in fase di non possesso. I tre nuovi acquisti dovrebbero giocare tutti titolari: Bocchetti a sinistra in difesa (ma il ballottaggio con Franco è ancora aperto), Moro in mediana e Perrulli sulla sinistra.

La particolarità è che Bovo tornerà a disimpegnarsi in posizione leggermente più avanzata (come accaduto in occasione dell’ultimo match casalingo, quello col Messina, deciso proprio da una rete dell’ex dello Spezia, autore dell’unico gol segnato dai granata nelle ultime quattro gare). Mentre Calil, a secco da 390 minuti, potrebbe accomodarsi in panchina (non succedeva dalla prima giornata). Ricapitolando, la Salernitana dovrebbe schierarsi in campo con Gori tra i pali; Colombo, il rientrante Lanzaro, Trevisan ed uno tra Bocchetti e Franco in difesa; Moro e Favasuli diga centrale; Gabionetta (preferito a Nalini), Bovo e Perrulli alle spalle di Mendicino. In fase di non possesso, Bovo scalerà sulla linea dei centrocampisti, ma anche gli esterni d’attacco dovranno dare una mano, salvo poi ripartire velocemente.

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