“Se questa bellissima terra di costa potesse parlare la sentiremmo sicuramente raccontare di te”. Comincia così il brano dedicato al Sindaco Pescatore e inserito nell’album “Cumbo”, prodotto da Farm StudioFactory e Pagina3 e pubblicato lo scorso 9 dicembre. L’autore è Stefano Cumbo, cantautore di Città di Castello, in provincia di Perugia.
“Tra le nove tracce – ci ha raccontato Stefano in una e-mail qualche giorno fa – vi è una canzone a cui tengo molto e che ho dedicato ad Angelo Vassallo. Ho scritto ‘Canzone per Angelo’ quasi di getto alcuni giorni dopo il suo efferato omicidio. Essa vuole essere una mia personale dedica alla Sua memoria ed un mio seppur piccolo contributo per parlare di Angelo e del Suo operato per la salvaguardia dell’ambiente e della legalità.
Vorrei dirvi che in coda al finale del brano ci siamo permessi di leggere una parte della lettera che zio Achille ha scritto ad Angelo e questo perché, dovendo inserire per la struttura stessa del brano una sezione parlata, abbiamo pensato che leggere la lettera fosse la cosa più onesta e lusinghiera nei confronti di Angelo.
Spero che il brano vi piaccia, io ci ho messo il cuore e così i miei amici musicisti. Noi la suoneremo nei vari locali o festival che vorranno ospitarci e sarà un occasione in più per parlare di Angelo e ricordarne il sacrificio.”
“Nella sua semplicità, nella sua sincerità, nella sua bellezza – abbiamo commentato sulla pagina Fb della Fondazione Vassallo – questa canzone racchiude per noi un grande messaggio, ecco perché la condividiamo con voi e vi chiediamo di farla ‘viaggiare’ il più possibile, ascoltandola, condividendo il link, suggerendo agli amici di ascoltarla. Buon ascolto e grazie a Stefano Cumbo e ai suoi amici musicisti!”
Canzone per Angelo – testo e musica di Stefano Cumbo
Se questa bellissima terra di costa potesse parlare
la sentiremmo sicuramente raccontare di te:
di una barca, un bambino e suo padre a lottare per giorni da soli col mare
stremati, sfiancati e sbattuti da tutta quest’acqua che c’è.
Cos’è la paura davvero l’hai imparato dal mare
quanto vale il coraggio di un uomo
l’hai scoperto bambino nel mare.
Se questa antichissima terra rossa ti potesse parlare
e le case di pietra e la torre Angioina a due passi dal mare,
ti direbbero grazie, grazie per sempre per l’amore che hai dato
e per il coraggio di un “no!” che ti è costato la vita.
Cos’è la paura davvero l’hai imparato dal mare
quanto vale il coraggio di un uomo
l’hai scoperto bambino nel mare.
Oh mitica terra ferita, umiliata e colpita nel cuore
che accogli e proteggi le povere spoglie del tuo figlio migliore,
conserva per sempre il ricordo di un giusto che ha dato la vita
per te, per la gente che c’è…
Cos’è la paura davvero l’hai imparato dal mare
quanto vale il coraggio di un uomo
l’hai vissuto bambino nel mare.
“Angelo, anche io desidero ricordarti con un piccolo pensiero, dico piccolo, però con il cuore è grande.
Tutto ciò che hai fatto lo hai costruito nel tuo cammino e tutti lo sanno.
Ora scusami, una domanda: ma tu al di là sei ancora il sindaco pescatore? Allora digli che un vecchio pescatore acciarolese ti insegnò a fare il pescatore, ma tu ci hai insegnato a fare il sindaco.
Hai visto Angelo quante cose ti ho detto ed ora un addio.
Il tuo Achille”
(dalla lettera del zio Achille ad Angelo Vassallo)
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