Un pacchetto di Marlboro Gold, ad esempio, passerà al costo di 5 euro e 20 centesimi, a fronte di un prezzo al kilogrammo convenzionale in crescita da 250 a 260 euro. La versione Touch è indicata ora a un prezzo di 4,8 euro, dai 4,6 euro attuali. Allo stesso livello si pongono le Lucky Strike red. Si torna sopra i 5 euro (5,2 euro) con le Merit, le Philip Morris blu multifilter, le Muratti Ambassador (anche Super Slim), le Rothmans. Si sale a 5,3 euro con le Natural American Spirit Orange, con le Peer Export. A 5 euro e 50 centesimi si issano le St. Moritz Menthol.
Sigarette e tabacco trinciato: i nuovi prezzi
Cambiano le cose anche per il tabacco trinciato, quello che si usa per arrotolare le sigarette che sta avendo sempre maggiore diffusione. Il caso del Golden Virginia da 25 grammi è rilevante, visto che il nuovo prezzo indicato è di 4,9 euro e rappresenta un incremento di 40 centesimi. Anche il Pueblo, tabacco piuttosto diffuso, è indicato tra gli aumenti.
Sigari e sigaretti. Con la nuova normativa è cambiato sia il calcolo che il peso dell’accisa. Il riferimento non è più la “classe di vendita più richiesta”, come in passato, ma “il prezzo medio ponderato” delle sigarette. Lo schema prevede un “onere fiscale minimo”, l’accisa più Iva, da 170 euro il chilogrammo. L’aliquota viene elevata dal 58,6 al 58,7%, e non può essere inferiore a 90 euro per chilogrammo convenzionale (mille sigarette). L’obiettivo dichiarato è di incidere maggiormente sui prezzi molto bassi, con un Fisco che si attenua proporzionalmente via via che cresce il prezzo delle sigarette: sull’esempio di quanto fatto in Germania nel 2010, è considerato il percorso migliore per far aumentare il gettito e preservare gli obiettivi di salute pubblica.
Fonte LaRepubblica