Detto impianto dovrebbe sorgere in località Sant’Angelo di Ogliara in una cava di pietra dismessa, peraltro tra le abitazione dei residenti.
Accanto all’impianto, in più, dovrebbe trovare posto anche un’area per lo stoccaggio dei detti materiali; dunque, una sorta di discarica a cielo aperto dove – come è facilmente immaginabile, ipotizzabile e con tutta probabilità – potranno finire anche materiali pericolosi come l’amianto, il piombo, il mercurio.
All’ordine del giorno del Consiglio comunale di Salerno previsto per martedì prossimo 20 gennaio 2015 risulta inserito come argomento da discutere. Ergo: ancora una volta le zone collinari della città vengono individuate come sede di impianti pericolosi per la salute delle persone e per l’ambiente circostante, esattamente come accadde alcuni anni orsono allorquando il Sindaco voleva collocare in questa parte della città un sito di stoccaggio di rifiuti, dovendo desistere poi solo a seguito della ferma e legittima sollevazione popolare che fu costretto ad assecondare.
Il Comitato chiede innanzitutto il ritiro dell’odg del prossimo Consiglio comunale di tale iniziativa e nel contempo di avere la possibilità di interloquire con gli uffici comunali per conoscere il dettaglio della stessa. Su tutto ed in ogni caso, che tale impianto sia realizzato in area disabitata anziché tra le abitazioni dei cittadini salernitani.
Siamo alle solite: gli abitanti delle zone collinari, oltre alla letterale incuria e dimenticanza da parte di chi governa la città, vengono nuovamente offesi e volgarmente vilipesi persino nella dignità per essere ancora una volta considerati cittadini inferiori; nel caso specifico, addirittura cittadini di risulta.
Al centro si sperpera e lussureggia col danaro pubblico e di chi risiedono anche nelle zone collinari, mentre per chi vive da Matierno a Sordina e sulle colline di Giovi, rimane sempre e solo dispregio e cialtronaggine.
Vengono in mente le tante contumelie che da anni sentiamo proferire dal primo cittadino urbi et orbi verso chi non la pensa come lui: vorremo capire, ora, in questo caso, chi sono i pezzenti, i cafoni, i politicanti…
Lo scrive in una nota inviata alla stampa Leonardo Gallo del Comitato Città Collinare