Edurisk si articola in un corso di formazione per gli insegnanti, finalizzato all’approfondimento delle conoscenze sul rischio sismico e vulcanico nello specifico contesto locale; nella progettazione e sviluppo di un percorso di lavoro nelle singole classi, nel corso dell’anno scolastico, a cura dei docenti e il supporto a distanza via web per l’approfondimento di temi specifici, la progettazione educativa, la fornitura di materiali di lavoro e la condivisione delle esperienze formative; infine, un incontro conclusivo di valutazione per la verifica dell’impatto formativo dei percorsi educativi e la discussione dei risultati del progetto. Gli incontri si terranno presso l’Istituto Comprensivo “Giampietro Romano” di Torre del Greco (oggi e il 26 gennaio); la Scuola media Superiore “Tito Livio” di Napoli (domani e il 27), l’Istituto Comprensivo “5° Karol Wojtyla” di Castellammare di Stabia (il 21 e 26 gennaio), l’Istituto Comprensivo “G. Mameli” di Nola Piazzolla il 22 e 27 gennaio.
“Il comportamento dei singoli fa la differenza, per questo è importante formare i cittadini alla consapevolezza del rischio”. Così il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, che ha sottolineato la rilevanza del progetto perché “un cittadino consapevole è in grado di informarsi ed essere attore, in prima persona, nel grande meccanismo di protezione civile italiano”. “Si tratta – ha commentato l’assessore alla Protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza – di una importantissima iniziativa. Ringrazio Dipartimento nazionale di Protezione civile e Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia per averla voluta in Campania. Andiamo avanti in Campania con la pianificazione di emergenza in tutti i 550 comuni della regione grazie al finanziamento europeo di 15 milioni di euro, così come con la nuova pianificazione di emergenza del rischio vulcanico del Vesuvio e dei Campi Flegrei, insieme al Dipartimento di Protezione civile. Ma è fondamentale la sensibilizzazione della popolazione a tutte le tematiche della protezione civile mediante quello straordinario strumento di diffusione ed educazione che sono le scuole e gli studenti.”
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