Anche nella nostra città l’iniziativa si svolgerà domenica 25 gennaio 2015, dalle ore 10,00 alle ore 13,00, sulla spiaggia di Santa Teresa, all’estremità nord dello splendido lungomare cittadino, teatro ormai da anni della barbarie “urbanistica” denominata CRESCENT che sta progressivamente cancellando – attraverso le colate speculative del “cemento senza regole né storia” – la storica spiaggia, “icona identitaria” della città stessa. Chiunque voglia partecipare alla giornata di pulizia, può contattare Fare Verde Salerno ai numeri 349 5281103 oppure 346 3629371 o interagire con la nostra pagina Facebook. Ai partecipanti saranno consegnati guanti e sacchi in plastica.
“La storica iniziativa di Fare Verde – dicono insieme Andrea Sabatino e Rosario Peduto, rispettivamente responsabile cittadino e dirigente regionale dell’ associazione ambientalista – ha l’obiettivo di riportare, al centro del pubblico dibattito e dell’attenzione dei cittadini, la necessità di ridurre i rifiuti e riciclarli il più possibile: un “mare di rifiuti” invade ormai le nostre città, le strade, le autostrade, le ferrovie che attraversano le campagne, le aree industriali e i quartieri residenziali, le cime delle montagne e i boschi, i prati e, non in ultimo, le spiagge. PRODURRE MENO RIFIUTI E’ ORMAI IMPERATIVO CATEGORICO PER EVITARE NUOVE DISCARICHE E NUOVI INCENERITORI”.
I volontari di Fare Verde che puliranno le spiagge coglieranno l’occasione per fare anche un censimento dei rifiuti raccolti. Una specie di “hit – parade” dove saranno elencati i tipi e le quantità di immondizia raccolta. Questo per dimostrare che sulle spiagge ormai si trova di tutto ed è dovere dei cittadini e delle pubbliche amministrazioni cooperare per tenerle pulite.
Bella iniziativa!! Però il commento è poco obiettivo.
Proprio dalla colata di “cemento senza regole né storie” è stata ripresa la foto dello “splendido lungomare” riportata in testa all’articolo.
Sarebbe una “barbarie urbanistica” quella in corso di esecuzione?
Allora quella preesistente cosa era? “ANTIDILUVIANA”?
Neanche questo termine mi sembra pertinente. Infatti nei millenni passati imperava la natura incontaminata; invece in quell’area la mano dell’uomo era riuscita a concentrare tutte le brutture di cui sa essere capace.
Quanto alla spiaggia “icona identitaria” della città, ricordo di quando andavamo al campo di pallanuoto della Rari Nantes Salerno situato nel tratto di mare antistante e con tribune ricavate su palafitte. Si attraversava proprio quella spiaggia, che appariva come una pattumiera a cielo aperto; dal vicino torrentello provenivano odori fogniari. Non era affatto una situazione idilliaca!!
Quindi meglio contribuire alla manutenzione che diffondere notizie poco imparziali.
Si può mai pensare che questi signori siano in buona fede? Se lo sono c’è da preoccuparsi della loro intelligenza e della loro memoria.
Quel tratto di mare, io che ho 70 anni, lo ricordo da sempre come qualcosa di vergognoso, faceva parte dello scenario delle Chiancarelle e delle pantegane che circolavano indisturbate tra i rifiuti a cielo aperto! Allora è meglio credere nella loro assoluta mala fede!
Chiacchiere inutili…fare verde le ..fare i figli sciocchi di silvio. fare ogni tanto un bagno a s.teresa. ma io del centro storico a questi d’ estate non li ho mai visti.
Di spiaggia ben poca,cemento a pochi metri dal mare ve ne è a volontà.Difficile toglierlo.Pantegane e Chiancarelle eliminarle non hanno mai rappresentata una impresa ciclonica,darsene merito per poi rovinare il più bel luogo di Salerno,la dice lunga.