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Regionali, Cisal Terziario Salerno sfida i competitors. Giudice: “Programmi superino bandiere di partito”

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«La Regione Campania non ha bisogno di belle parole, ma di fatti, idee concrete, programmi. Questi ultimi sono fondamentali: non devono nascere dal particolare momento attuale, ma essere ragionati in un’ottica a lungo termine. È questo che deve fare il legislatore”. E’ quanto dichiara Giovanni Giudice della Cisal Terziario. “Noi dalla Cisal Terziario lanciamo la nostra richiesta, con l’auspicio che vanga colta come momento di più ampio confronto dei competitors a queste Regionali: Quale idea di sviluppo per la nostra Campania, per i lavoratori e tutti i cittadini? Non bisogna essere ciechi di fronte agli scenari realizzabili. E Salerno, con il suo porto commerciale che di volta in volta conferma la sua eccellenza, non può più essere vista in antagonismo con Napoli, becero confronti tutto politico e mai orientato al reale sviluppo del territorio, che nel caso specifico meglio non può tradursi come sinergia e coordinazione.

“Napoli e Salerno, due porti, due aeroporti, e un gap infinito. Per volontà di supremazia e per l’assenza (per causa politica) di sviluppo infrastrutturale. Si è sempre parlato di aree retroportuali, di servizio cargo del Costa d’Amalfi, ma mai che dall’alto arrivassero piani e programmi che guardassero oltre il confine del proprio orticello. Infrastrutture, trasporti e logistica sono i capisaldi di un’economia che può tornare a ricrescere. E Salerno, Napoli, la Campania hanno tutte le carte in regola se gli attori principali decideranno di recitare la parte da veri protagonisti”.

“Ma dalla Regione c’è bisogno di chiarezza e concretezza. Cosa si vuole fare? Come si vuole farlo? Quali le prospettive? L’appuntamento elettorale sarà sicuro campo di battaglia di parole, ma ora più che mai servono i fatti. Noi come sindacato, come Cisal Terziario, guardiamo con favore ed interesse ai buoni principi di imprenditoria, che sono quelli che garantiscono lavoro e migliori condizioni di vita per i lavoratori. Senza il buon lavoro non ci possono essere le condizioni per uno sviluppo credibile e serio. Le istituzioni, con azioni di controllo, programmazione e cooperazione, siano a difesa del lavoro e dei lavoratori, guardando allo sviluppo dei territori, in un’ottica complessiva e mai particolare, andando a svantaggio di alcuni per favorire altri. La Campania, chiunque sarà il protagonista, dia finalmente l’immagine che merita».

Giovanni Giudice – Cisal Terziario

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