La Regione è riuscita a non tagliare nessun posto per disabili, recuperando posti con la riconversione di altre attività.
In conclusione, lo sforzo prodotto, anche a seguito della riduzione dei fondi e con i nuovi parametri della normativa nazionale, sta offrendo ai Centri la possibilità di riclassificare e riqualificare la propria offerta rispetto ai fabbisogni.
In ogni caso si ribadisce che non ci saranno problemi per gli assistiti, perché tutto l’esistente continuerà a funzionare fino alle nuove attivazioni o riconversioni che riguarderanno circa 5.000 posti in più rispetto all’esistente.