”Ci preoccupa la formula del doppio binario, con un accesso non chiaramente definito al percorso formativo che minerebbe principi di eguaglianza nell’accesso e nel diritto ad una formazione che risponde agli standard di qualità europea, di cui i consigli delle Scuole di Specializzazione sono garanti”, affermano in una nota i direttori e i presidi delle facoltà di medicina campane.
“Non condividiamo un doppio binario che in nessun modo arricchirebbe il percorso formativo dei giovani medici, considerato che l’integrazione della formazione specialistica medica con il Servizio Sanitario Nazionale è di fatto già realizzata da anni nelle cosiddette reti formative delle scuole di specializzazione che prevedono la frequenza presso strutture dei rispettivi servizi sanitari regionali – commenta Gabriella Fabbrocini, docente della Federico II -. Non siamo a priori contrari ad una significativa presenza del SSN ma sempre che si tratti di strutture di eccellenza, elemento che deve caratterizzare anche le Università. L’auspicio, concludono gli accademici, ”è quello di non vederci costretti ad una mobilitazione con l’hasthag mortedellaformazionemedica”.