La sinossi. Nel paesino di Fancuno, tremila anime e una gran voglia di farsi i fatti altrui, da un giorno all’altro cominciano a fioccare cadaveri. La gente viene ammazzata nei modi più atroci e sui corpi delle vittime compaiono messaggi assurdamente sgrammaticati. Chi è questo lazzarone, quest’assassino analfabeta che infierisce sui corpi dei disgraziati col primo oggetto che si trova davanti? Perché uccide?
E soprattutto: quanti morti ancora si lascerà dietro prima che i carabinieri riescano a catturarlo? Sulle sue tracce, assieme ai carabinieri guidati da un comandante scacchista, lucido e razionale, si muove un vecchio cronista di nera sulla via della pensione, oltre a un manipolo di personaggi bizzarri, vere e proprie star di una periferia sonnacchiosa sempre in cerca di nuove storie (vere o fasulle che siano), leggende e suggestioni, vie di fuga dall’ordinario, che un bel giorno si trova a dover fare i conti con una storia, stavolta vera, molto più grande, e violenta, e pesante, di quanto le sue piccole stradine non possano sopportare.
L’autore. Stefano Piedimonte è nato a Napoli nel 1980 e si è laureato all’università “L’Orientale“. Ha lavorato per giornali e trasmissioni televisive occupandosi principalmente di cronaca nera. I suoi racconti e articoli sono pubblicati nelle pagine culturali di Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano, Satisfiction, Corriere del Ticino, L’Unità. Per Guanda ha pubblicato “Nel nome dello Zio” (2012) e “Voglio solo ammazzarti” (2013).