“E potremmo continuare – sottolinea – Penso anche alla gestione degli Enti sovracomunali. In una parola: De Luca non sa cosa vuol dire rispettare le regole e soprattutto le Istituzioni. Le motivazioni di tutto ciò risiedono in un unico concetto, l’attaccamento alla poltrona per gestire il potere ad uso e consumo dei suoi sodali, come testimonia la vicenda Di Lorenzo. Non si tratta semplicemente di aver confuso due ruoli, quello di Responsabile Unico del Procedimento e di Project Manager, come De Luca ha detto fantasiosamente, sostenendo che si tratta di ruoli equivalenti. Il fatto grave è che la legge giustamente pretende per quel ruolo un ingegnere. Allora, perché con i tanti ingegneri che ci sono a Salerno e in tutt’Italia, De Luca ha scelto per una cosa così delicata e “costosa” un uomo di fiducia, anche se non laureato in ingegneria? Probabilmente, di qui la richiesta del Pm di peculato e non di omissione di atti d’ufficio”.
“Sul termovalorizzatore, ad ogni modo – conclude Cirielli – ci saranno altre puntate. La cosa più deprimente, per la verità, è lo stucchevole appiattimento in questi anni della classe dirigente imprenditoriale e professionale della cosiddetta società civile salernitana, ampiamente collusa con il sistema, il cui sfascio non può dipendere da un solo uomo”.