Nell’intervista esclusiva rilasciata a StileTV, Bouchenaki aggiunge: “Mi auguro che il Ministero italiano conceda l’autorizzazione alla permanenza delle sfere nell’area archeologica di Paestum, poiché si tratta del giusto compromesso temporaneo tra cultura, storia ed economia, al fine di centrare l’obiettivo di valorizzare il sito pestano, assicurandogli visibilità agli occhi del mondo in un’occasione unica ed universale quale rappresenta l’Expo 2015; ovviamente, s’intende un’autorizzazione speciale provvisoria e per un tempo ben preciso, perché le cupole non possono restare per sempre dove sono, ma unicamente per gli scopi ed i tempi per le quali sono state concepite ed installate; in questo modo, non rappresentano disturbo alla sacralità ed integrità della valle dei templi di Paestum, ma, ripeto, il giusto compromesso temporaneo per portare benefici al territorio in tutti i sensi”.
Il famoso archeologo franco-algerino plaude anche ai nulla osta rilasciati dalle Soprintendenze competenti: “Giusto che gli organi deputati alla salvaguardia dei siti culturali sappiano cogliere opportunità per valorizzarli e porli all’attenzione internazionale, analizzando i connubi giusti nelle dinamiche di sviluppo economico territoriale legate all’unicità dei luoghi: anche nel sito di Arles in Provenza, ad esempio, sono state installate strutture provvisorie finalizzate a tali scopi, ma sempre per un periodo limitato nel tempo e giustificato da occasioni particolari”. Bouchenaki, insignito della cittadinanza onoraria di Capaccio Paestum nel 2013, conclude così l’intervista: “Colgo l’occasione per salutare le autorità comunali ed i cittadini, mi auguro che Paestum possa mostrare meglio possibile, agli occhi di milioni di persone attese in Italia per l’Expo 2015, tutto il suo patrimonio mondiale dell’umanità”.